Chiusura delle comunita’ psichiatriche del gruppo coperativo Goel: la solidarieta’ della comunita’ progetto sud
L’Associazione Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme esprime completa solidarietà nei confronti del gruppo Cooperativo Goel per l’imminente chiusura delle due comunità psichiatriche denominate “Davide” e “Maria Chiara”, considerate un punto di riferimento dei servizi in ambito psichiatrico nella provincia di Reggio Calabria.
L’amministrazione comunale di Siderno ha, infatti, stabilito unilateralmente di non procedere al rinnovo del contratto di comodato d’uso delle strutture che ospitano le due comunità psichiatriche.
Nell’esperienza dell’Associazione Comunità Progetto Sud abbiamo sperimentato la necessità del fare tesoro dei rapporti di fiducia che si instaurano, durante la presa in carico, tra le persone assistite e quelle assistenti, riconoscendo l’importanza della continuità assistenziale alle persone aiutate e l’arricchimento dei saperi del lavoro di cura degli operatori e dei professionisti.
Il disagio della sofferenza mentale, purtroppo, continua ad aumentare e in territori come la Calabria, carente dei minimi servizi di assistenza, il bisogno fatica a trovare risposte adeguate. Una tale carenza costringe molte persone a cercare in altre province o regioni risposta a quei bisogni che purtroppo in Calabria rimangono insoddisfatti. I cittadini della nostra regione, purtroppo, già da molti anni assistono ad una sempre maggiore carenza in ambito di servizi sanitari e la chiusura delle due comunità psichiatriche “Davide” e “Maria Chiara” rappresenta un ulteriore aggravamento della situazione esistente.
È, pertanto, inaccettabile che siano ancora una volta le persone più fragili e le loro famiglie a pagare il prezzo più alto.
Gli enti locali non possono non essere in prima linea nella difesa dei servizi pubblici e, pertanto, non dovrebbero determinare la loro chiusura o interruzione.
Confidiamo che prevalga il buonsenso e che, pertanto, si scelga di salvaguardare il sistema dei servizi sociali e sanitari della Calabria, già fragile e precario, non contribuendo così al suo disfacimento
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