CGIL Gioia Tauro, ancora un altro incidente nella zona industriale

Dopo la morte del giovane Gora Gassama, un altro lavoratore migrante, in questo caso a piedi, è stato coinvolto, riportando fortunatamente soltanto delle contusioni, in un incidente stradale a pochi passi dalla Nuova tendopoli. Tutto questo, che non può essere considerato normale e assolutamente inevitabile, avviene ancora una volta nell’area industriale del porto di Gioia Tauro priva, nonostante i fondi già stanziati ed ad oggi non spesi, di adeguata illuminazione ed in uno stato di totale abbandono e degrado. Non è accettabile che il Corap, la Regione Calabria e chi di competenza, immobili ed in gravissimo ritardo, non abbiano ancora dato seguito alle pressanti richieste giunte dal territorio di manutenzione e messa in sicurezza dell’intera area.

Da troppo tempo ed ancora una volta come CGIL e FLAI della Piana chiediamo alle Istituzioni di provvedere con urgenza alla normale manutenzione e alla messa in sicurezza dell’intera area interessata anche mediante la dotazione di servizi pubblici di trasporto ponendo fine in maniera definitiva al degrado infrastrutturale ed abitativo che caratterizza il territorio della Piana. Una situazione da tempo esplosiva non solo per il numero delle presenze all’interno della tendopoli ma perché drammaticamente aggravata ancor di più dalla pandemia. Servono provvedimenti immediati e senza ulteriori rinvii al fine di risolvere in maniera definitiva un problema su cui si discute da anni. L’intero territorio della Piana non può essere lasciato solo. Non possiamo aspettare e rischiare di piangere altri morti. Cos’altro deve succedere affinché si intervenga? Non è più tollerabile il silenzio e l’indifferenza.

 

 

Celeste Logiacco                                                                                                                                        Rocco Borgese

Segretario Generale CGIL Piana di Gioia Tauro                       Segretario Generale Flai CGIL Piana di Gioia Tauro