CGIL Cosenza, presidio per chiedere il rilancio dell’ospedale di Acri

Nella mattinata odierna, organizzato dalla Camera del Lavoro e dalla Lega SPI di Acri,

con la presenza delle Segreterie comprensoriali di CGIL, SPI CGIL e Funzione Pubblica

CGIL di Cosenza, è stato effettuato un presidio davanti all’Ospedale “Beato Angelo” di

Acri, facendo seguito ad analoghe iniziative tenutesi la scorsa settimana a Bocchigliero,

Campana e Longobucco.

Si sono ritrovati davanti al nosocomio tantissimi cittadini, per rivendicare il rilancio

della struttura, definita peraltro Ospedale di Zona Disagiata ed in quanto tale con

caratteristiche specifiche legate alla morfologia del territorio, e chiedere con forza che

sia garantita la continuità delle cure, mentre nel corso degli anni l’Ospedale è stato

spogliato di interi reparti e dei relativi servizi, con le inevitabili ricadute sui cittadini in

termini di esercizio del diritto alla salute.

Oltre agli interventi dei dirigenti sindacali, del Sindaco di Acri, della Segretaria del

Partito Democratico di Acri e della Segretaria Provinciale di Sinistra Italiana, numerose

e significative sono state le testimonianze dei cittadini, che hanno sottolineato la

difficoltà di potersi curare, tanto più nel caso delle persone anziane e fragili, costretti

come sono a spostarsi per sottoporsi non solo a visite specialistiche ad esami diagnostici,

ma anche ad interventi che fino a qualche anno fa venivano effettuati nell’Ospedale,

grazie anche alla presenza di personale di riconosciuta professionalità.

Ad Acri, come nel resto della Provincia di Cosenza, si sta portando avanti da tempo la

battaglia per salvaguardare e rilanciare il sistema sanitario pubblico ed universale, che

va potenziato dal punto di vista organizzativo, mediante il reclutamento di medici ed

operatori sanitari, allo stato assolutamente insufficienti, alla riqualificazione strutturale

di tutti presidi sanitari presenti nel territorio provinciale, l’acquisto e la messa in

funzione di apparecchiature ad alto contenuto tecnologico.

Nei prossimi giorni analoghe iniziative saranno organizzate a Casali del Manco, a

Roggiano Gravina, ad Amantea e a San Giovanni in Fiore, fino alla data del 9 novembre

quando a Cosenza la CGIL di Cosenza, in tutte le sue articolazioni, scenderà in piazza

insieme a partiti politici, associazioni, movimenti e coordinamenti di cittadini nati

spontaneamente in diverse località della Provincia, per uscire dall’isolamento e dalla

rassegnazione ed al fine di difendere ad oltranza il Servizio Sanitario Nazionale e

rivendicare che in ogni luogo e per ogni cittadino del nostro Paese sia garantito l’accesso

alle cure, all’assistenza ed alle prestazioni sanitarie pubbliche ed universali.

 

 

                                                                                             Cgil Cosenza