Cento anni del Liceo da Vinci, Princi “Certa che il modello di scuola tracciato continuerà ancora a formare intere generazioni”
“È motivo di profondo orgoglio avere contributo alla storia di questo prestigioso liceo che negli anni ha formato intere generazioni di studenti, divenuti eccellenti risorse professionali in contesti nazionali ed internazionali”. Così l’eurodeputata Giusi Princi, intervenuta in occasione dell’importante ricorrenza dei 100 anni del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria, nel quale è stata dirigente dal 2010 al 2021. Proprio grazie alla visione manageriale di Princi, il liceo si è aperto alla modernità e all’innovazione diventando un polo di riferimento per il sistema scolastico italiano.
“Desidero preliminarmente ringraziare la neo dirigente del liceo prof.ssa Antonella Borrello della quale orgogliosamente sono stata tutor nell’anno di prova, e tutti coloro con cui ho avuto il privilegio di collaborare nei lunghi anni della mia dirigenza al liceo”, afferma Giusi Princi ripercorrendo una delle più significative pagine di storia del liceo. “Sono stati anni importanti – continua -, caratterizzati da un preciso indirizzo dirigenziale ispirato dal volere fortemente dare significato ed essenza alla scuola pubblica facendo sì che fosse il reale ascensore sociale delle opportunità variegate da offrire agli studenti. In tale ottica, ho voluto applicare concretamente l’autonomia che con la riforma Bassanini è stata attribuita alle istituzioni scolastiche, aprendo il liceo alla più vasta comunità sociale, a scenari nazionali ed internazionali, a percorsi didattici innovativi, coinvolgendo tutti i partner del territorio e attivando nel contempo reti nazionali ed europee. Il primo grande obiettivo che mi sono data – evidenzia – è stato quello di costruire una comunità educante, un luogo che fosse accogliente, aperto e capace di rispondere alle esigenze di ciascuno. Una scuola che fosse non solo un centro di istruzione, ma anche un presidio sociale, punto di riferimento per le famiglie e per il territorio. Convinta, quindi, che l’educazione debba rappresentare un vero riscatto sociale, ho cercato di offrire a tutti gli studenti la possibilità di emergere e al contempo di migliorarsi, favorendo il sostegno didattico a tutti. Sportelli didattici, anche individuali, per il recupero delle competenze di base (in presenza e a distanza), garantiti agli studenti in tutti gli ambiti disciplinari. Laboratori pomeridiani: musicali, teatrali, sportivi, espressivi che hanno permesso ai ragazzi di vivere gli spazi scolastici fino a sera. Sportelli psicologici di ascolto, visite specialistiche gratuite attraverso cui si è tracciata la strada della promozione della salute. Grande attenzione all’Innovazione didattica grazie alle importanti sperimentazioni ideate negli anni: liceo matematico e delle scienze con il partneriato dell’Università Mediterranea, biomedicina con il supporto dell’Ordine provinciale dei Medici divenuta oggi modello nazionale, liceo Cambridge international attraverso cui si è risposto alla sfida della globalizzazione e internazionalizzazione con lo studio non solo dell’inglese, ma anche tedesco, francese, spagnolo, arabo e cinese affidati a docenti di madrelingua. Importanti anche i partneriati con gli Ordini professionali, con la Procura che ha permesso ai magistrati di entrare nelle aule scolastiche a fare sistematicamente lezione agli studenti”.
“Nei lunghi anni di dirigenza al liceo, non solo attenzione verso l’offerta formativa – continua Giusi Princi -, anche gli spazi e le strutture sono stati ripensati e migliorati. Con una vera e propria rivoluzione strutturale, sono stati infatti ampliati i locali scolastici con la realizzazione di aule moderne e funzionali. È stata ristrutturata la sede succursale, tutte le aule sono state digitalizzate, sono stati riorganizzati i locali degli uffici amministrativi rinnovando gli arredi, trasformando tutti gli ambienti scolastici in spazi accoglienti, pensati per facilitare lo studio e il benessere di studenti e personale tutto. Già dai primi anni, il liceo si è dotato di laboratori avanzati, ha istituito il museo della fisica, un luogo unico che accoglie un patrimonio di strumenti risalenti ad inizio ‘900 che giacevano negli scantinati. Si è stati tra i primi ad adottare il registro elettronico e ad implementare il modello di didattica a distanza già durante i primi giorni del COVID. Ho voluto fortemente – prosegue – che il diritto allo studio fosse garantito al meglio anche agli studenti pendolari per cui ho attivato il servizio di navetta per tutti gli studenti provenienti dalle periferie. Tanti i riconoscimenti ottenuti negli anni – aggiunge l’eurodeputata -, dalla medaglia della Presidenza della Repubblica, consegnata agli studenti direttamente dal Capo dello Stato, all’encomio di due Ministri dell’istruzione, di estrazione politica diversa, richiamati dall’eccellenza del liceo riconosciuta oltre i confini nazionali, dai successi degli studenti in varie competizioni nazionali ed internazionali. Il vero orgoglio è stato, però, soprattutto quello di aver promosso negli studenti l’orgoglio di appartenenza al liceo, il loro ritrovarsi nei valori, nell’ascolto, nello spirito di comunità che ancor oggi ritrovo nei tanti giovani affermati professionisti, e studenti in quegli anni, nello slogan ‘vinciani per sempre’. È vero che è il dirigente a dare la visione e l’impulso – continua Giusi Princi – ma non sarebbe stato possibile tutto questo se non ci fosse stata una squadra straordinaria formata da docenti, personale amministrativo, collaboratori scolastici, genitori, uniti da un impegno comune e da una visione condivisa. E adesso guardo al futuro con la speranza che il liceo possa continuare a essere una fucina di talenti e un punto di riferimento per le nuove generazioni, con la certezza che il modello di scuola tracciato continuerà a lungo a camminare, implementandosi sotto la valida guida dell’attuale dirigente e della componente docente e amministrativa tutta e attraverso i dirigenti scolastici che si succederanno, perché la scuola – conclude – è un bene prezioso per la comunità, un esempio da preservare e ampliare”.