Castagno, coltura strategica per il rilancio dell’appennino

Dal 3 al 5 dicembre dopo il primo incontro in Piemonte a febbraio si incontrano in Calabria nel Reventino le condotte Slow Food Soverato versante Jonico (Calabria), Slow Food Monregalese Cebano Alta Val Tanaro e Pesio (Piemonte), la Comunità dei produttori di castagne e pastille di Serrastretta e la Comunità dei custodi dei castagneti della Val Mongia.

Nel pomeriggio di venerdì 4  si svolgerà il primo incontro pubblico preparato nelle settimane scorse in collaborazione con l’ARSAC e con la comunità scolastica coordinata dal dirigente prof. Antonio Caligiuri.

 

Gli alunni ed  i docenti insieme ai produttori del territorio presenteranno in una mostra pomologica la varietà produttiva della biodiversità: dagli ortaggi alla frutta ed ovviamente con una grande presenza di ecotipi di castagne ( quelle che si sta cercando di salvaguardare dalla disattenzione del mercato e dagli attacchi del cinipide).

 

Dal Piemonte alla Calabria il legame con il territorio delle comunità dei custodi dei castagneti è  componente importante dell’identità culturale così come documentato dalla partecipazione a Terra madre ed al Salone del gusto .

 

L’incontro di venerdì prevede la testimonianza di esperti ma soprattutto darà  voce a chi vive in questi territori: famiglie, piccoli produttori, giovani , comunità, associazioni in un alternarsi di visioni che testimonieranno anche il legame con attività artigianali in via di estinzione . Si tratta di una manifestazione che vuole dare coraggio ai castanicoltori attraverso la testimonianza diretta di chi ce l’ha fatta a superare anche l’attacco del cinipide.

 

Attraverso questo incontro il manifesto slow food degli Stati generali dell’Appennino dopo l’assise nazionale di ottobre  nel Molise , farà tappa a Decollatura e Serrastretta per rendere visibile il legame indissolubile delle reti sociali e dei piccoli produttori per lo sviluppo di territori a rischio di marginalità.

Il report sarà la base dei futuri incontri di costruzione della programmazione regionale e comunitaria in aree rurali.

La serata si concluderà a Serrastretta con la cena ( solo su prenotazione) al Vecchio Castagno (osteria premiata con la chiocciola Slow Food) con l’alternarsi dei piatti Piemontesi a cura dello chef Paolo Pavarino e dei piatti Calabresi a cura dello chef Delfino Maruca.

 

Il comitato della condotta slow food Soverato versante Jonico

 

Marisa Gigliotti referente Slow Food Calabria del progetto l’Appennino che verrà.