Canone Rai, l’imposta più odiata dagli italiani potrebbe essere abolita
L’imposta più odiata dagli italiani potrebbe presto diventare un ricordo.
In un disegno di legge del Governo (la nuova Rai) è infatti inserito un articolo che potrebbe davvero rivoluzionare il servizio pubblico.
L’ipotesi è quella di finanziare la RAI attraverso un aumento della pubblicità così come avviene per le TV private.
Il ddl sarà esaminato dalla Commissione Trasporti al Senato e si prevedono di due alternative:
– L’eliminazione completa e graduale del canone Rai da attuare attraverso la rimozione il tetto massimo per le pubblicità in modo da consentire maggiori incassi alla TV pubblica;
– il mantenimento del canone il cui pagamento però sarebbe diluito nel tempo ed attuato attraverso un costo da pagare insieme alle bollette dell’energia elettrica.
Analizzando il DDL, nella lettera A dell’articolo 5 si prevede l’abolizione di due articoli (l’articolo 17 e l’articolo 20 della legge Gasparri). Il primo di questi riguarda proprio il limite di affollamento pubblicitario che attualmente non può eccedere il 4% dell’orario settimanale di programmazione ed il 12 per cento di ogni ora.
Rimuovere questo limite significherebbe aumentare le entrate per le casse della Rai rendendo così superfluo il pagamento del canone.
Fonte: In arrivo l’abolizione del canone RAI
(www.StudioCataldi.it)