Cafiero De Raho: «La Casa della Legalità è stata devastata dalla ‘Ndrangheta»

L’ex Procuratore nazionale antimafia ha chiesto al Ministro dell’Interno di intervenire per assicurare l’apertura della Casa della Legalità.

La Casa della legalità “Piersanti Mattarella”, immobile gestito dall’Associazione Valentia, è stata devastata dalla ‘Ndrangheta. Lo ha dichiarato l’onorevole Federico Cafiero De Raho, Vicepresidente della Commissione Giustizia e della Commissione Antimafia, parlamentare del MoVimento 5 stelle ed ex Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo. Di seguito l’intervento da lui pronunciato nel corso della seduta della Camera dei Deputati del 29 dicembre 2023.

Alcuni giorni fa è stato vandalizzato, devastato, lo stabile di Isola Capo Rizzuto confiscato ad un capocosca, tale Giuseppe Varca, ritenuto uno dei capi della ‘Ndrangheta lombarda. L’agenzia dei beni sequestrati e confiscati aveva assegnato quel bene ad un’associazione: l’Associazione Valentia di Vibo Valentia. È un’associazione che si era proposta di promuovere educazione e formazione alla legalità. Questo a Capo Rizzuto: un territorio in cui la Ndrangheta è presente con grande forza. L’associazione aveva destinato questo stabile a casa della legalità “Piersanti Mattarella”. Già la destinazione, di per sé, doveva essere simbolo della forza dello Stato di ripristinare la legalità.

Vi è stata una distruzione, una vandalizzazione, la sottrazione di ciò che vi era in questo edificio. Ho letto alcuni articoli stampa che parlano di malviventi che avrebbero vandalizzato questo stabile. Non sono malviventi comuni: è la ‘Ndrangheta che vuole impedire che la legalità regni in quei territori, che la legalità si riappropri di quei territori. Quanto avvenuto è gravissimo, perché è stato commesso nel silenzio delle persone, nel silenzio dei territori. Soltanto qualche quotidiano locale ne ha parlato. La ‘Ndrangheta, non si batte così. Beni di questo valore rappresentano la protezione dello Stato in territori che, a volte, sembrano abbandonati. Parlarne in quest’aula è fondamentale.

Chiedo al Ministro dell’Interno di verificare qual è la condizione attuale del bene, qual è la possibilità di operare dell’associazione e qual è la possibilità di attuare quell’importante progetto di legalità, qual è la capacità di ripristinare al più presto quello stabile per destinarlo alla finalità cui era stato dedicato. Vorrei che il Ministro dell’Interno desse poi notizia all’aula. Perché chiedo questo? Perché parlarne in Aula significa ricordare che esistono dei territori che sono non solo vandalizzati, ma privati della libertà di operare liberamente. Quando il Parlamento discute e tratta temi di questa importanza, anche quei territori risorgono. Quella rivoluzione culturale cui faceva riferimento Paolo Borsellino può avvenire in quanto il Paese è vicino realmente a quei territori, in quanto questo Parlamento vive con quei territori le pressioni da essi subite ed è in grado di dare forza per reagire.