Bovalino, i fondi per i disabili per i centri estivi sono andati persi
A conclusione dell’incontro tra le Associazioni della Consulta e l’Amministrazione Comunale di Bovalino, alla quale ho partecipato nella qualità di Presidente dell’Associazione ADDA, devo mio malgrado confermare che i fondi 2020 previsti dal Decreto Sostegni per i Centri Estivi sono andati irrimediabilmente persi.
Nonostante apprezzi il coraggioso “mea culpa”, seppur tardivo, del Sindaco di Bovalino Avv. Vincenzo Maesano che si è assunto tutte le responsabilità di quanto accaduto, resta il fatto che 35 mila euro destinati a “Misure per favorire le opportunità e per il contrasto alla povertà educativa” sono andati persi nel silenzio più assoluto di tutti. Continuo a chiedermi se non avessi sollevato la questione se mai avremmo saputo di questa grave perdita. Secondo quanto sostenuto dall’Amministrazione Comunale i fondi sono andati persi per colpa degli uffici che non hanno sbrigato le pratiche necessarie in tempo utile, per mancanza di personale.
Una scusa che non regge, visto che la stessa Amministrazione comunale in più occasioni si é vantata di aver definito ben altre pratiche sul sociale in tempi brevi. Ritenendo la perdita di questo importante finanziamento estremamente grave per la nostra comunità, per le associazioni che operano nel sociale e soprattutto per i ragazzi di Bovalino, ho chiesto le dimissioni dell’Assessore alle Politiche Sociali Filippo Musitano, ma il primo cittadino ha ritenuto di doverlo confermare nel suo ruolo fino a fine mandato.
Duole inoltre registrare come la Garante per l’infanzia e l’Adolescenza Dottoressa Francesca Racco, anche durante l’incontro con le Associazioni, non abbia inteso prendere posizione a difesa di chi avrebbe dovuto beneficiare dei fondi, ovvero le famiglie e i ragazzi di Bovalino, ma abbia scelto incomprensibilmente di difendere l’operato dell’Amministrazione Comunale. Sorprende poi la posizione del primo cittadino Vincenzo Maesano, non esattamente aderente ai principi di laicità delle Istituzioni sanciti dalla nostra Costituzione, in merito all’utilizzo dei fondi per l’anno 2021 e alla scelta “politica” di assegnarli in esclusiva alle parrocchie, alle quali ribadisco la mia stima per la quotidiana opera meritoria svolta sul territorio, ma che di fatto taglia fuori tutti quei bambini che per libero convincimento religioso non frequentano la parrocchia. Senza considerare inoltre che una procedura ad evidenza pubblica avrebbe garantito a tutti i soggetti impegnati nel sociale, comprese le parrocchie, di poter partecipare e ampliare l’offerta formativa destinata ai ragazzi del nostro Comune.
Abbiamo appreso sempre dal Sindaco che le attività previste nei progetti sarebbero già iniziate. La domanda è: come? Non abbiamo letto nessun avviso, nessun bando, nessuna comunicazione. Come sono stati selezionati i ragazzi e in base a quali criteri? Siamo al 17 Novembre, si riuscirà a svolgere 28 giorni di attività come previsto?
Nell’ampia discussione tra i rappresentanti delle associazioni e l’Amministrazione comunale è anche emerso che sarà necessario a breve intervenire per rieleggere il direttivo della Consulta, il cui mandato risulta essere scaduto da diversi mesi.
Ció che dispiace é che il confronto tra i rappresentanti delle Associazioni, il Direttivo della Consulta e l’Amministrazione comunale ha sancito di fatto il mancato coinvolgimento dell’importante organismo comunale deputato a coordinare il lavoro delle Associazioni nell’utilizzo dei fondi post covid, sia per il 2020 che per il 2021, con scelte incomprensibili che vanno in direzione diametralmente opposta rispetto a quella che dovrebbe regolare il rapporto tra Consulta e Amministrazione Comunale, evidenziando una spaccatura tra le due parti che ad oggi appare insanabile.
Rimaniamo in attesa di conoscere, infine, le modalità di assegnazione dei fondi per il disagio sociale delle famiglie, pari ad oltre 150 mila euro, assegnati al Comune già dallo scorso mese di Agosto e ancora inspiegabilmente inutilizzati.
Vito Crea-Presidente
ASSOCIAZIONE ADDA