Azione Identitaria, il problema dei cinghiali va affrontato con un “Piano faunistico e venatorio regionale”
Da oltre un anno agricoltori ed abitanti di numerosi centri dell’entroterra catanzarese e vibonese sono costretti a stare in allerta a causa del “pascolo selvaggio” dei cinghiali che, oramai, non disdegnano i centri abitati.
Nonostante le ripetute richieste di intervento mosse da comitati e Coldiretti la regione Calabria è rimasta impassibile e nessun provvedimento è stato adottato per arginare questa che è ormai diventata un’emergenza vera e propria e che mette a rischio l’incolumità dei residenti e sta mettendo in ginocchio l’agricoltura che continua ad annoverare ingenti danni dovuti alla devastazione dei campi al passaggio dei cinghiali.
Sottovalutato finora il problema da parte di tutte le istituzioni ci chiediamo che cosa aspetti il governatore Mario Oliverio ad aggiornare e mettere in atto i provvedimenti del “Piano faunistico e venatorio regionale” a tutela sia dell’incolumità degli abitanti dei troppi centri coinvolti, sia delle biodiversità, pericolosamente compromesse, e sia della salvaguardia dell’economia agricola che rischia un ulteriore collasso poiché si paventa la chiusura di ben 50 aziende.
Recentemente arrivano slogan propagandistici, da parte dell’ente regione, di milioni di euro da destinare proprio all’agricoltura ma questo marcato disinteresse verso una calamità che colpisce la regione rende poco credibili sia gli slogan che i promessi incentivi economici.
Il nostro augurio è che non si aspetti il “morto” nel senso fisico, visto che di morti economici se ne contano già parecchi e, purtroppo, cullandosi ancora nel non-intervento, il numero è destinato a crescere ed il governatore Oliverio ne è il responsabile.
Bruno Spatara
Reggente regionale
AZIONE IDENTITARIA CALABRIA