Autonomia differenziata, svuotata la legge e bocciato il Presidente Occhiuto

“Il Governo Meloni incassa un’altra sonora bocciatura, stavolta sull’Autonomia differenziata. Una bocciatura che si estende anche ai “supporter locali” della legge a cominciare da quel Roberto Occhiuto che da presidente della Regione non ha esitato a sacrificare i destini della Calabria sull’altare degli interessi della Lega e della Padania nonché della propria carriera politica, salvo poi piangere ipocrite lacrime di coccodrillo. Un governatore che finora, nonostante gli annunci e la propaganda, non ha prodotto alcunché di significativo per i calabresi, i quali continuano a trovarsi in difficoltà tra servizi sanitari insufficienti, lavoro inesistente, strade dissestate e servizi sociali assenti”.

È quanto afferma in una nota il deputato del Movimento 5 Stelle Riccardo Tucci a proposito della bocciatura da parte della Corte Costituzionale di parti fondamentali della legge sull’Autonomia differenziata.

“Dunque avevamo ragione noi  – scrive il parlamentare – questa legge non si regge in piedi, facendo a pezzi alcuni capisaldi della Costituzione a partire da quell’enunciato nell’articolo 5 sull’unità e sull’indivisibilità della Repubblica. La riforma Calderoli spacca il Paese in 20 staterelli deboli, consolidando e aggravando le disuguaglianze, trasformando gli italiani in cittadini di Serie A e di serie B”.

“In Calabria – continua ancora Tucci – checché ne dica Occhiuto, non ne avremmo beneficiato da nessun punto di vista. Sarebbero mancate le risorse finanziarie per assicurare anche quel poco di servizi minimi che ancora resistono in virtù del principio di solidarietà tra le regioni. Insomma, abbiamo scampato il pericolo grazie a una Costituzione lungimirante che qualcuno all’interno delle forze di maggioranza non ha mai accettato e digerito e ancor meno capito”, ha concluso l’esponente 5 stelle

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