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Auddino (M5S): La strada della zona industriale di Gioia Tauro e’ buia e pericolosa! Il tragico incidente poteva essere evitato se funzionava l’illuminazione

UNA SITUAZIONE INDEGNA DI UN PAESE CIVILE LO STATO IN CUI VERSA L’ARTERIA. DELL’EMENDAMENTO CHE HA STANZIATO 6 MILIONI DI EURO PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL RETROPORTO DI GIOIA TAURO, NEL 2020 NON È STATO SPESO UN CENTESIMO!
LA REGIONE SI ATTIVI SUBITO A CEDERE LA COMPETENZA CORAP ALL’AUTORITÀ PORTUALE E NON PERDA ALTRO TEMPO INUTILE! BASTA CON QUESTO BALLETTO DI COMPETENZE FRA ENTI…
Roma, 21 DIC. 2020 “Sono profondamente addolorato per la morte del giovane migrante in seguito all’incidente avvenuto venerdì nel tratto di strada della zona industriale del Porto, che collega Gioia Tauro a San Ferdinando e sono allo stesso tempo indignato per l’incuria e il degrado che continuano a caratterizzare la zona, nonostante siano state messe a disposizione consistenti risorse per la sua riqualificazione dal mio emendamento approvato in legge di bilancio a dicembre 2019. Nella manovra finanziaria dello scorso anno, infatti, abbiamo inserito, con un emendamento a mia prima firma, una spesa di 6 milioni di euro per il triennio 2020-2022, per la realizzazione di opere di riqualificazione, in particolare nell’ambito della viabilità, dei trasporti, della logistica e del decoro urbano di tutta l’area del retroporto di Gioia Tauro. Dei due milioni messi a disposizione per il 2020 non è stato speso un centesimo!” afferma il Senatore reggino del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Auddino.”
“Oggi i migranti giustamente protestano dopo il tragico incidente avvenuto l’altra sera che ha coinvolto mortalmente uno di loro, falciato da un’auto mentre percorreva in bicicletta il tratto di strada praticamente al buio. Nell’arteria mancano le più elementari condizioni di sicurezza, come dal sottoscritto più volte denunciato. Ho già chiesto conto alla Regione Calabria: dovrà attivarsi per far spendere i soldi stanziati per riqualificare l’area industriale ed arrivare a breve all’esecuzione dei lavori. Non c’è più tempo da perdere…
L’area del retroporto – aggiunge il senatore – continua ad essere di competenza dell’ente regionale Corap in quanto la Regione Calabria non ha provveduto al passaggio della gestione all’Autorità portuale. A causa della mancanza del passaggio da parte della regione, le risorse stanziate per l’avvio dei cantieri nel 2020 sono rimaste bloccate presso il Mit. Da quando ho iniziato ad occuparmi delle tematiche relative al Porto di Gioia Tauro, ho subito rilevato come una delle principali criticità presenti nel sistema portuale fosse la ripartizione della competenza sull’area retro portuale tra vari enti e istituzioni e come gli interventi necessari allo sviluppo richiedessero atti d’intesa e di coordinamento tra essi, spesso non agevolmente realizzabili. Ho lavorato e mi sono battuto per mesi e mi rincresce dover constatare che siamo ancora a questo punto. I due milioni di euro stanziati per il 2020 sono stati un’altra grande occasione persa. La Regione Calabria prenda consapevolezza della necessità impellente di avviare i lavori e si attivi subito per consentire il passaggio della gestione all’Autorità portuale e lo sblocco delle risorse per il 2021” conclude Auddino.