Atti intimidatori, emergenza sociale

L’atto intimidatorio da poco subito dalla Cgil Piana di Gioia Tauro, che ha visto squarciate le gomme del pulmino utilizzato per lo più ad accompagnare i migranti al posto di lavoro, rappresenta l’ennesimo avvenimento dai retroscena inquietanti.

   Di fatti, oltre ad esprimere la nostra solidarietà alla più grande organizzazione sindacale italiana, vogliamo ricordare che negli ultimi tempi si sono registrati in Calabria altri episodi criminali, realizzati a scopo intimidatorio, fra i quali, il più recente, quello riguardante l’assessore Bonelli nel Comune di Rosarno, al quale và la nostra vicinanza.

   Lo scenario che va delineandosi deve spingerci ad una seria riflessione e spronare le Istituzioni nazionali e regionali ad iniziare un serio lavoro che freni le attività delinquenziali e la situazione di povertà che le fomenta, iniziando da un piano economico che, più che vessare i cittadini con un’esosa tassazione, preveda un piano di occupazione lavorativa dignitosa, cosa che non può essere fatta con le attuali politiche messe in campo dal governo Renzi le quali, a partire dall’abolizione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, stanno mettendo a rischio la sicurezza economica degli italiani creando un’emergenza sociale che, spesso, spinge diversi soggetti a sopravvivere con attività illecite e secondo una mentalità deviata che genera episodi come quelli appena narrati.

 

 

 

                                                                                                                  Il Segretario Provinciale

                                                                                                                    Nicola Limoncino                                                        

 

 

 

Reggio Calabria, lì 4 marzo 2015