Appello al Vescovo Milito per il centro dialisi di Taurianova

la sede del Centro Dialisi di Taurianova

 

PINO PARDO, PRESIDENTE DEL COMITATO DI TUTELA

“PRO-CENTRO DIALISI TAURIANOVA”,

SI APPELLA A S. E. MONS. MILITO, VESCOVO DI OPPIDO-PALMI, SULLA

CARENZA DI PERSONALE MEDICO NEL “CENTRO”

 

                                                                                                                                                           Varapodio, 7 agosto 2019

 

Eccellenza Reverendissima

Mi permetto scrivere a Vostra Eccellenza – allegando l’ultimo documento inviato a S. E. il Signor Prefetto di Reggio Calabria, Dr. Massimo Mariani e diffuso, ampiamente, dalla stampa e sui siti web – per pregarVi d’intervenire, con la Vostra Autorità, affinché il Centro Dialisi di Taurianova non abbia ancora a subire – per carenza del personale medico – conseguenti drammatici effetti sui pazienti. Sono Presidente del Comitato, ma anche un paziente dializzato, ora trapiantato renale e mio unico interesse è la tutela della salute dei numerosi pazienti della Piana, in dialisi e trapiantati ed in “cura residuale conservativa” dei reni che, quotidianamente, fanno sicuro e preciso riferimento alla struttura di taurianovese.

Eccellenza Rev.ma, nella mia qualità segnalo, con “devozione filiale”, le “criticità” da sanare, con estrema urgenza, a riguardo del “Centro” in cui persistono problemi di carenza di personale medico. Chiedo a V.E. d’intervenire, con la Vostra Autorità, affinché il “Centro” possa dare le giuste cure ai diversi pazienti, emodializzati utilizzatori della terapia “salvavita”, e dare tranquillità alle loro famiglie. Nella situazione in cui versa il “Centro” non è garantita la normale attività, inoltre, vi è l’impossibilità di accogliere, presso la struttura dialitica, alcuni malati abbisognanti del vitale trattamento. Ciò riguarda cittadini residenti nel comprensorio dei comuni della Piana che chiedono di ricevere cure puntuali ed esaustive senza l’aggiunta di ulteriori tribolazioni alla loro sorte già dura; si tratta di una situazione di “disagio” da analizzare attentamente.

Con l’arrivo dei due “nuovi” medici, il Centro Dialisi di Taurianova potrebbe accogliere altri malati dializzati, utilizzando le potenzialità delle postazioni dialitiche esistenti.

La limitazione del numero dei pazienti in cura, rispetto al numero massimo possibile a cui dare accoglienza, deriva, sostanzialmente, dalla carenza di personale medico chiamato al delicato compito di assisterli, in maniera adeguata, nel corso dello svolgimento della dialisi: una procedura che presuppone l’utilizzo di una macchina (il rene artificiale) a cui ogni malato rimane collegato, per almeno quattro ore per volta, da ripetere per tre volte la settimana. Occorre precisare che ci sono, attualmente, tante persone con gravi malattie renali che ancora non sono dializzati, ma che dovranno esserlo a breve termine; da ciò scaturisce l’attuale problematica: per carenza di personale non possono essere accolti in dialisi! C’è da fare presente, inoltre, che il Reparto Dialisi di Taurianova sviluppa anche un’attività ambulatoriale specialistica nefrologica in favore di molte centinaia di persone che, pur non avendo necessità di ricorrere alla dialisi, hanno bisogno di assistenza medica specialistica per conservare la loro funzione renale “residua”. Ed è proprio in base all’analisi di tale attività che, con “dati alla mano”, si evince la necessità di provvedere all’incremento numerico del personale per poter assistere un numero maggiore di malati dializzati. La “buona sanità”, anche se dipende soprattutto dalla qualità professionale degli operatori, dipende anche da un sistema sanitario che li mette in condizione di lavorare bene. È risaputo che il nostro sistema sanitario, nell’attuale fase temporale caratterizzata in generale da tante contingenze negative, non sempre ci permette di dare le “giuste” soddisfazioni al cittadino malato. Personalmente ritengo che bisogna lavorare tutti, ognuno per quello che può fare, per la realizzazione di “sinergie positive” finalizzate a “salvare il salvabile”. Una cosa è certa: con soli tre medici, nonostante i loro sacrifici personali, ciò non può realizzarsi. Mi piace ricordare a V.E. che, nel recente passato avete dimostrato grande sensibilità nel “prendere a cuore” la ricerca di soluzioni concrete per le problematiche sanitarie della nostra Piana. Intanto noi pazienti coltiviamo la speranza che i Dirigenti dell’ASP reggina, decidano, al più presto, i destini del “Centro” di Taurianova, avviando urgenti azioni al fine di risolvere le criticità e garantire la continuità – non emergenziale – dei trattamenti agli utenti in dialisi. Lo stato delle cose impone che ciascuno si assuma, ora, finalmente, le proprie responsabilità per non restare nel colpevole silenzio; chi genera polemiche non vuole il bene del “Centro” e offende, senza riguardo, gli sventurati utilizzatori delle prestazioni. Il Centro Dialisi di Taurianova è considerato “Patrimonio della Piana di Gioia Tauro” ed i Sindaci del territorio hanno il dovere di custodirlo e perciò spero intervengano con atti concreti per la sua tutela. Il Comitato continuerà a lottare anche con la forza che nasce dalla sofferenza, convinti tutti che, ormai, è tempo di risultati concreti e duraturi.

dr. Pino Pardo, già dializzato e trapiantato del rene,

Presidente del Comitato di Tutela “Pro-Centro Dialisi” di Taurianova