Apostolico, Saccomano: dovrebbe intervenire il Presidente della Repubblica!
Il degrado della politica italiana di sinistra è inverosimile! Un giudice, che dovrebbe stare al di sopra delle parti ed essere e dimostrare autorevolezza e imparzialità, partecipa nel 2018 a una manifestazione di piazza organizzata dalla sinistra e contro le misure assunte dal Governo, per quanto riguarda le difese dei confini e l’invasione dei migranti. Grida e si sbraccia assieme a tanti forsennati. Poi, nel 2023 gli tocca di decidere sulle nuove norme assunte dal Governo, sempre sulla posizione dei migranti che stanno invadendo l’Italia. Cosa fa? Non applica le nuove norme! Per il provvedimento non si vuole discutere in quanto vi sarà l’impugnativa del Governo, per come anticipato. La sinistra cosà fa? Non insorge contro una condotta quantomeno inopportuna del magistrato, ma grida contro il Ministro Salvini che ha avuto e postato il filmato! Siamo all’inverosimile! Dinanzi ad un efferato omicidio non si condanna chi ha commesso il grave reato, ma si interroga su chi ha fornito l’arma … Ecco il degrado della politica di sinistra: una difesa impossibile e tendenziosa per cercare di salvare un magistrato che ha violato il principio dell’imparzialità. E, allora, il vero problema è che l’Apostolico aveva l’obbligo di chiedere di potersi astenere, avendo dimostrato pubblicamente le proprie idee e posizione politica e, quindi, completamente inidonea a valutare il ricorso, ai sensi dell’articolo 51 c.p.c. Ci chiediamo cosa fa il Presidente della Repubblica, nella qualità di responsabile del CSM dinnanzi a tale situazione. Ci auguriamo che non faccia come è accaduto per le rilevazioni di Palamara, gravissime, ma completamente ignorate. Speriamo che non faccia come è accaduto per il Ministro Salvini, che ha operato nell’interesse dell’Italia e si trova sotto processo per sequestro di persona, senza che vi siano elementi sostanziali e giuridici, di nessun genere per poter sostenere un’accusa di tale gravità. E cosa dire delle condotte contro la proposta del ministro della Giustizia? Un’invasione di campo gravissima e intollerabile e, comunque, non accettabile. La verità che fino a quando i magistrati non verranno ritenuti responsabili delle proprie condotte, la giustizia non sarà mai corretta e eguale per tutti. Oggi la presunta legge sulla responsabilità di costoro è una presa in giro: a decidere sono sempre gli stessi magistrati che non hanno alcun interesse a condannare uno di loro! Ed allora avanti con la riforma seria e concreta del sistema giustizia per dare agli italiani certezze, serenità e eguaglianza dinnanzi alla legge.
Lo dichiara il Commissario regionale della Lega in Calabria, avv. Giacomo Francesco Saccomanno