#ANDDL davanti a Montecitorio i precari gridano Governo a casa! Al. Tallarita

I lavoratori della scuola scendono in piazza e portano e gridano ‘governo a casa’, ‘venduti’ ‘vergogna’.. Manifestano davanti a Montecitorio, per avere per quelle risposte mancanti dal Governo, nel caos che questo Ministro ha creato. È chiaro che il Covid-19 ha fatto realmente scoppiare, tutte quelle situazioni precarie, di cui la scuola e i suoi lavoratori sono una di quelle più delicate. Perché dalla scuola dipende il futuro della società di un paese. Dal responsabile e Presidente ANDDL Vespa, le richieste arrivano direttamente al senatore Salvini che scende tra di loro senza palco. Tra la gente, come sempre fa. Ascoltando le loro richieste e rispondendo direttamente, mostrando quando l’opposizione presti ascolto e proposte per risanare i vari buchi istituzionali, creatosi prima e acuitesi in emergenza, che il popolo oggi sente fortemente all’indomani di una situazione di crisi inaspettata. #anddl dice il presidente Pasquale Vespa, lotta per il diritto alla stabilizzazione prima di tutto. Tornano in cinque anni 65 volte a Montecitorio e oggi lo fanno contro un Governo, questo, che nega il lavoro a ottantamila precari negando il diritto allo studio ai ragazzi. In mezzo a loro anche l’onorevole Sasso della Lega.
‘Bloccare i lavori parlamentari di un palazzo lontano mille miglia dai lavoratori’ chiede l’Anddl tramite il suo presidente. E questo chiedono alle forze sane dell’opposizione in Parlamento. La scuola e le sue necessità, con tale Governo, sono state cancellate con un colpo di spugna. Vespa poi ringrazia Salvini e accusa la maggioranza, che non ha tenuto fede alle promesse fatte. Chiedono aiuto per le ottantamila famiglie italiane senza lavoro. E la continuità didattica, tanto decantata ma non poi realizzata in questo difficile momento. Matteo Salvini ringrazia la loro presenza qui a Montecitorio e dice che la Lega ce la metterà tutta anche avendo il giusto riconoscimento per chi lavora già da anni, anziché facilitare chi è arrivato oggi e senza esperienza. Proprio in nome della continuità. Questa incertezza tra quando si tornerà a scuola, le misure di sanificazione quali, quante e come..  le discussioni sul far scuola tra capannoni e luoghi alternativi.. Non è un piano serio per una scuola sana diciamo noi.
E chiude Salvini dicendo che far ripartire le partite e non la scuola non è normale per un paese serio.