Andar via a volte è una scelta imposta, Il Calabria Buskers lascia Reggio Calabria
Negli ultimi mesi abbiamo assistito come l’Amministrazione comunale reggina si sia impegnata in tante attività promuovendone il cambiamento. E già, il cambiamento era ed è il principio cardine della nuova compagine amministrativa. Ma non è stato così per l’Associazione di promozione sociale “Pagliacci Clandestini”, che per l’ennesima volta da quando esiste questa realtà, si è vista oggetto della solita storia, dare e poi togliere. Ma andiamo per ordine.
L’Associazione di promozione sociale “Pagliacci ClanDestini” nasce nel 2010 dall’idea di Santo Nicito, attuale Presidente dell’associazione. L’Associazione, in sei anni di attività costante, è cresciuta molto, realizzando spettacoli teatrali, laboratori pedagogici, attività di clown sociale presso diverse strutture della provincia di Reggio Calabria, attività costante di clown terapia presso il Reparto pediatrico dell’Azienda ospedaliera “Bianchi – Morelli – Melacrino” . Pagliacci Clandestini non è solo un’associazione di promozione sociale. È molto di più. È l’impegno costante, cosciente e creativo di un gruppo di persone che fanno del proprio tempo e del proprio spazio terreno fertile per uno sviluppo sostenibile della propria terra. Proprio per tale motivo, nel 2014 l’Associazione ha voluto fare un passo in più, un passo importante che permettesse alla città di acquistare vita e visibilità, attraverso un evento: il Calabria Buskers – Festival Internazionale di Teatro di Strada, rientrante nel più ampio progetto “Pagliacci in giro”. Attraverso il Festival, in città sono stati portati clown, danzatori, musicisti, mangiafuoco, acrobati ed altri personalità artistiche locali, nazionali ed internazionali. Il primo anno il Festival è stato realizzato nello splendido scenario di piazza Castello. Nel 2015 è stato realizzato presso lo scenario di Piazza Italia. Non poche le difficoltà per la realizzazione e l’organizzazione di un evento di tale entità. Quest’anno per il 2016, il problema assegnazione location si verifica nuovamente e diventa insormontabile, per tutte le difficoltà riguardanti i lavori pubblici dislocati tra le varie parti del centro storico, tra le quali Piazza Duomo, il Corso Garibaldi, Piazza Garibaldi, Piazza Camagna ecc. Nel mese di marzo viene protocollata presso l’ufficio preposto del Comune di Reggio Calabria una richiesta di incontro per poter programmare e organizzare al meglio l’evento e sopperire a tutte le difficoltà incontrare negli anni precedenti. Difficoltà che hanno gravato economicamente e non solo. Nessuna risposta dal Comune di Reggio Calabria. Il 23 maggio c.a. viene inoltrata un sollecito di incontro alla pec del Sindaco. Anche in questo caso non riceviamo alcuna risposta. Il 26 maggio contattiamo il Sindaco con un messaggio privato sulla sua pagina facebook. Finalmente a 28 giorni dall’evento veniamo contattati telefonicamente dal Consigliere Paris. Incontro proficuo viene proposta al Festival l’Arena dello Stretto garantendo l’occupazione del suolo pubblico (tutte le altre spese come ogni anno sono a carico dell’associazione), da una prima verifica non risultava assegnata ma bisognava attendere l’apertura dei progetti inerenti alle attività che verranno svolte durante l’estate reggina. Attendiamo 10 giorni. Durante questo periodo veniamo contattati da alcune organizzazioni tra le quali Ensitour Calabria Turismo sociale, i quali comunicavano il loro interesse a partecipare da spettatori al festival arrivando in città per tutti i tre giorni con diversi pullman. Ma giorno 7 giugno ci viene comunicato telefonicamente dallo stesso Paris che l’Arena dello Stretto nel mese di aprile è stata concessa dal Dirigente preposto a un gruppo religioso che la utilizzerà nello stesso periodo per raccogliersi in preghiera. Un’illusione che è durata poco tempo, a meno di 15 giorni dall’inizio dell’evento previsto per i giorni 24 – 25 – 26 giugno 2016, l’Amministrazione comunale ha comunicato che tale assegnazione era stata non “comunicata” o “dimenticata” fatto ancor più grave. In alternativa, vengono proposte altre zone, ormai non corrispondenti all’organizzazione dell’evento e non ancora aperte al pubblico. Abbiamo protocollato giorno 8 giugno, una nuova lettere per avere delucidazioni riguardo ai criteri di assegnazione, attendiamo ancora risposta.
Quanto accaduto è inaccettabile. Il dovere di chi governa ed amministra dovrebbe essere quello di accompagnare i molti invece dei pochi. Questa è la democrazia. Per tale ragione, l’Associazione ha deciso di non accettare le “proposte” e spostare l’evento presso altri Comuni della provincia di Reggio Calabria. Che verranno resi noti nei prossimi giorni.
Molto spesso in questi anni abbiamo collaborato con centinai di realtà, ci siamo sostituiti alla politica, intervenendo pubblicamente in situazione di disagio e mettendo la faccia, e lo si fa anche adesso con queste parole che hanno lo scopo di esprimere sentimenti di rammarico, sdegno e rabbia, ma mai di arresa! Il Calabria Buskers si farà e sicuramente a perdere questa opportunità è la città di Reggio Calabria.