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Amministrative a Simeri Crichi, Talarico: «Vogliamo essere la scintilla di un vero cambiamento»

Il candidato a sindaco ha parlato ieri nella zona marina, con grande partecipazione di cittadini: «Sull’ecomostro dobbiamo fare chiarezza, no ad opere faraoniche col rischio di aprire nuove ferite»

«Il prossimo 22 e 23 ottobre abbiamo la possibilità di riprendere in mano il nostro destino, di disegnare noi il nostro futuro e quello dei nostri giovani». Con queste parole Luigi Talarico, candidato a sindaco del Comune di Simeri Crichi con la lista “Uniti per Simeri Crichi”, ha concluso nella serata di ieri il comizio a Simeri Mare, che ha registrato un’alta partecipazione di cittadini.

«Vi chiedo un voto libero da qualsiasi condizionamento e di rispedire a casa chi oggi si presenta nuovamente a voi come risolutore di problemi. Ciò che i nostri precedenti amministratori ci hanno lasciato in eredità è ormai sotto gli occhi di tutti. Adesso è arrivato il momento di voltare pagina ma è un passo che dobbiamo compiere tutti insieme, come comunità. Il progetto che oggi vi presentiamo vuol essere la scintilla, l’innesco di un cambiamento. Un cambiamento che non è rappresentato da Luigi Talarico e dai suoi dodici candidati. Il vero cambiamento siamo tutti noi insieme, se davvero lo vogliamo. E io sono convinto che nessun obiettivo sia precluso ad una comunità davvero motivata e determinata, nessuna meta è irraggiungibile all’uomo che si pone come fine il bene comune. Noi, come anche voi, siamo tutti spinti dalle stesse motivazioni: vogliamo lasciarci alle spalle un passato che non ci appartiene. Noi siamo una comunità onesta e operosa. Siamo persone libere, capaci di decidere il nostro destino, di costruire con le nostre mani il futuro. Non abbiamo bisogno che qualcuno ci dica quali sogni sognare. Ed è questa autonomia di pensiero che ha ispirato il nostro progetto e la scelta dei candidati. Sulla nostra strada noi andremo a mani libere perché questa lista non è il frutto di un accordo politico, non piegheremo mai il mandato e la fiducia dei cittadini a promesse che possano vincolare l’amministrazione o depotenziare la sua azione. Non è più questo il tempo del compromesso ma è, invece, il tempo di osare. Di alzare la testa e avere il coraggio di riprenderci quel che ci appartiene. Una comunità che vuol raccontarsi per quello che veramente è: attenta ai bisogni degli altri soprattutto dei più deboli, una comunità a cui piacciono le strade pulite e ben tenute, che pretende maggiori servizi e non favori; che vuol contribuire a rendere questo paese più bello, più accogliente, più vivibile. E noi, in particolare, su Simeri Mare puntiamo moltissimo perché è un’area dalle enormi potenzialità. A partire dal lungomare che dovrà diventare il luogo dello svago e degli eventi. Per il lungomare pensiamo ad interventi strutturali di riqualificazione perché questo dovrà diventare il nostro biglietto da visita, area di ritrovo per i residenti e centro di attrazione per i turisti.  È inoltre nostra ferma intenzione impegnarci nella riqualificazione delle aree dismesse che oggi deturpano il territorio. Un esempio su tutti è rappresentato dal cosiddetto ecomostro. Su questo tema bisogna essere chiari, attualmente la proprietà del terreno e dell’opera è in mano a Italia Turismo per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Esiste però la possibilità di cedere ad un privato o ad un’altra amministrazione l’opportunità di proseguire o intervenire nel permesso a costruire realizzando un’altra opera. In tal senso, ci adopereremo immediatamente per dialogare con Italia Turismo e capire quali margini di manovra esistono e cosa poter fare nel concreto. Certamente non daremo mai il nostro assenso all’ennesimo imbroglio politico. Troppe volte sono state promesse opere di grande respiro ma con scarsi risultati. Al contrario, siamo convinti che questa area debba ritornare alla sua vocazione originaria con un intervento sostenibile volto a restituire decoro e a recuperare le opere già esistenti ma con il minimo della spesa e soprattutto con un piano finanziario adeguato. È evidente che l’amministrazione comunale da sola non avrebbe la possibilità economica di sostenere i costi di abbattimento delle opere né sarebbe utile bonificare l’area senza prima redigere una accurata pianificazione. Noi crediamo che ci sia la necessità di trasformare l’area ma prevedendo progetti sostenibili e a basso impatto ambientale. Certamente, non opere faraoniche con il rischio di aprire nuove ferite su un territorio che ha bisogno di aree verdi e servizi ricettivi destinati al turismo». Domani 16 ottobre alle ore 18.00 si terrà a piazza Matteotti a Simeri un comizio del candidato a sindaco, Luigi Talarico.