Amianto, Tavernise (M5S): Regione inadempiente, correre ai ripari Cittadini esposti al pericolo mentre rimandiamo al mittente i fondi per le bonifiche
Reggio Calabria – Sulla lotta all’amianto la Regione Calabria sta registrando ritardi intollerabili pur trattandosi di un percorso fondamentale per la tutela della salute pubblica, dei lavoratori e la conseguente corretta gestione del territorio.
I dati a nostra disposizione parlano chiaro: l’ISS (istituto Nazionale di Sanità) certifica il perdurare dell’insorgenza di malattie attribuibili a esposizioni di amianto. Già solo questo riscontro autorevole dovrebbe far scattare delle contromisure immediate. E invece, dal punto di vista burocratico e politico, l’allarme non genera alcuna reazione. Per tale ragione, e per cercare di sbloccare questa assurda situazione, ho inteso inoltrare apposita interrogazione al presidente della Giunta regionale, nella quale chiedo conto del mancato aggiornamento del PRAC (Piano regionale amianto per la Calabria), decaduto a maggio 2022, senza il quale si sono fermate procedure importantissime, come i censimenti e le mappature e, cosa ancor più grave, si sono bloccati i Comuni nell’accesso ai fondi per le bonifiche. La stessa Regione nel 2022 ha perso ingenti finanziamenti governativi, pari a € 43.276.093,85, revocati dal Governo a causa della “mancata comunicazione, nei termini, della volontà di utilizzare tali risorse”. Erano soldi che i Comuni avrebbero potuto utilizzare per bonificare dall’amianto gli edifici pubblici entro il 31 dicembre 2025.
Nell’interrogazione chiedo conto delle ragioni del mancato rispetto dei termini e degli adempimenti previsti dalla L.R. 14/2011 e la tempistica per procedere all’aggiornamento del Prac e per avviare ogni utile attività diretta a realizzare le finalità della citata legge regionale. E relativamente alla piattaforma “info amianto PA” e al censimento e monitoraggio del territorio calabrese, cerco informazioni sull’iter riguardante l’aggiornamento dei dati per la nostra regione.
Credo sia importante capire quali iniziative intende assumere la Regione Calabria relativamente al rischio amianto, anche tramite la stipula di un protocollo ben delineato che dia indicazioni ai sindaci su come muoversi, e la redazione di un progetto di graduale eliminazione del rischio esposizione incombente sul territorio calabrese nei siti dove l’amianto è presente in varie forme.
Spero che questa lotta possa diventare un atto concreto dell’amministrazione regionale per recuperare il tempo perso e iniziare a programmare una seria azione di bonifica del territorio calabrese.