Alle Muse Domenica 26 Febbraio Gaetano Arconti, uomo mite con la Calabria nel cuore
L’associazione culturale Le Muse “Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria continua i suoi appuntamenti con cadenza settimanale e lo fa questa settimana inserendo un incontro con una conversazione dedicata al tema del ricordo e della memoria.
Il presidente Muse prof. Giuseppe Livoti evidenzia che Gaetano Arconti è stato un sindacalista della Cisl attivo nel settore trasporti dove ha ricoperto importanti incarichi di responsabilità di rilievo nazionale, quali, tra tutti, membro del Consiglio di Amministrazione delle Ferrovie dello Stato e Segretario Generale della FIT Cisl. Terminato l’impegno nel sindacato, ha assunto diversi ruoli fino alla designazione quale Presidente della Fondazione BNC (Banca Nazionale delle Comunicazioni) a seguito della creazione delle Fondazioni Bancarie con la riforma Amato delle Banche di Diritto Pubblico. All’interno della Fondazione, ha favorito i progetti orientati al sociale, alla cultura, al recupero di beni artistici e archeologici, all’ambito medico e alla ricerca nel campo dei trasporti. La sfera di azione della Fondazione BNC (ora Fondazione NC) si è estesa sotto Arconti sia al contesto nazionale sia a quello specifico della sua Calabria, tra l’altro con progetti eticamente mirati alla promozione della cultura della legalità. Alcune risorse sono state destinate anche in progetti a favore di paesi in via di sviluppo (Madagascar ed Ecuador).
Sia durante l’attività nel Consiglio di Amministrazione sia in veste di Presidente della Fondazione, si è sempre prodigato affinché la Calabria fosse oggetto di progetti mirati per favorirne sviluppo, servizi sociali ed uscita dalla cultura della criminalità.
Nato nella provincia di Reggio Calabria, a Saline di Montebello Jonico nel 1935, all’età di circa tre anni viene portato dalla famiglia a Gallico, frazione della stessa Reggio, dove ha vissuto fino al 1972, data del definitivo trasferimento a Roma. Di umili origini – il padre Giovanni era contadino, la madre Filippa casalinga dedita alla crescita dei sei figli – dimostra già da piccolo una curiosità intellettuale vivace e vorace, nutrita, da ragazzo, grazie alla presenza in paese della colta comunità di gesuiti insediatasi nel Santuario locale di Santa Maria delle Grazie e dagli stimoli culturali offerti dal parroco illuminato della chiesa di San Biagio, Don Fortugno. Diplomatosi geometra, si sposa a 23 anni divenendo genitore, poco dopo, del primo dei suoi 4 figli. Tralascia gli studi universitari per dedicarsi al lavoro, prima come geometra con i “cantieri scuola” poi, dal 1960, in ferrovia dove entra, tramite concorso, come conduttore addetto ai controlli sui treni viaggiatori. Da quel momento abbraccia l’attività sindacale ottenendo presto ampio consenso e facendosi notare all’interno del SAUFI (Sindacato Autonomo Unificato Ferrovieri Italiani) a partire dalla sede di Villa San Giovanni dove presta servizio. Per voto dei ferrovieri, nel 1971 ottiene, a soli 37 anni, l’importante incarico che rappresenterà la svolta della sua vita: entra, come consigliere, nel Consiglio di Amministrazione dell’Ente Ferrovie dello Stato, mantenendo tale carica fino al 1980, quando, dopo la riforma delle F.S, viene cancellata la figura del rappresentante eletto dai ferrovieri. Per via del nuovo lavoro, nel 1972, con la famiglia composta dalla moglie e dai quattro figli, si trasferisce dunque a Roma. Durante il primo consiglio di Amministrazione apre la questione sulla necessità della creazione di un tunnel sotterraneo dove far passare i binari ferroviari che a Reggio Calabria tagliavano bruscamente la città dal suo mare, ponendo le basi per la successiva realizzazione della via Marina. In quella consiliatura sostiene pure la costruzione delle Officine grandi Riparazioni (OGR) di Saline ioniche. Nel 1983, un’altra importante svolta: gli viene affidato l’incarico dalla Cisl di costruire l’accorpamento di tutti i settori dei trasporti (ferrovie, porti, aeroporti, navi, strade, autostrade e servizi ausiliari), da cui è nata la FIT Cisl, di cui Arconti è Segretario Generale per molti anni a partire dal 1984. Chiusa l’esperienza sindacale, rientra in azienda come assistente dell’Amministratore Delegato delle FS, facendo parte da quel momento di commissioni di studio riguardanti la riorganizzazione dell’azienda. Nel 1993 diventa Presidente della Fondazione BNC dove, tra le altre innumerevoli iniziative, propone la costituzione di un istituto di Studi, Ricerche e Formazione dei Trasporti (ISFORT) ancora oggi pienamente attivo. Molte delle attività promosse dalla Fondazione sono state diffuse tramite le pubblicazioni dell’editore gallicese Gangemi, da decenni eccellenza dell’editoria della capitale. Per tutta la vita Arconti ha nutrito una grande passione per la speculazione, spaziando dalla filosofia alla scienza, dalla storia alla politica, dimostrandosi grande conversatore in grado di affascinare quanti lo hanno conosciuto e affiancato, parenti, amici, colleghi, il pubblico dei suoi comizi, capace di mantenere sempre un atteggiamento umile, equilibrato e condito da autoironia. Non ha mai ritenuto di doversi dedicare ad una scrittura sistematica, lasciando solamente alcuni brevi interventi redatti in occasioni particolari ed alcune poesie composte negli ultimi decenni, che ci lasciano traccia delle sue riflessioni più ricorrenti. Si è spento nel febbraio 2020 a chiusura di un paio di anni di gravi problemi di salute. Fino alla fine ha voluto trasmettere ai familiari e agli amici il suo credo filosofico, senza perdere mai la lucidità se non nell’ultimo giorno di vita. Presenti domenica 26 alle ore 18 presso la Sala d’Arte Le Muse di Reggio Calabria, testimonianze ed approfondimenti su alcuni aspetti biografici di Arconti e sugli anni successivi all’attività sindacale, in particolare relativamente alla Fondazione NC (ex Fondazione BNC) e all’ISFORT, con interventi specifici di amici e professionisti che con lui hanno realizzato progetti destinati alla Calabria, uno di ambito medico (centro ACE Medicina Solidale) e l’altro di ambito culturale (convegno sull’umanista Leonzio Pilato, etc). Converseranno la dott.ssa Antonia Rita Arconti – Funz. Curatore Beni Culturali Sovrintendenza Capitolina Roma, dott. Mario Miniaci – Presidente della Fondazione NC, il dott. Marco Romani – Amministratore Delicato di Isfort S.P.A, il dott. Lino Caserta direttore ACE – Medicina Solidale, il dott. Santo Gioffrè – Medico Scrittore, il dott. Nicola Reale giornalista – già direttore di riviste sindacali Cisl. Il Laboratorio di Lettura Interpretativa delle Muse diretto da Clara Condello con Carla Passanti, Sonia Impalà e Santina Milardi leggeranno alcuni componimenti poetici di Arconte.