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Al Museo del Rock la proiezione del film “Il bacio di Mary Pickford” con l’inedita colonna sonora di Marcello Capra

Con “Quando Hollywood si spostò a Mosca” si concluderanno le celebrazioni per i 140 anni dalla nascita del politico e produttore cinematografico calabrese Francesco Misiano. Sabato 7 dicembre, alle ore 18:00, al Museo del Rock di Catanzaro verrà proiettato il film “Il Bacio di Mary Pickford”.  L’evento, organizzato dalla Cineteca della Calabrie e dal Museo del Rock, assume una maggiore rilevanza per la straordinaria presenza di Marcello Capra, che suonerà dal vivo la colonna sonora da lui realizzata per l’occasione. Introducono Piergiorgio Caruso, direttore del Museo, Eugenio Attanasio, Presidente della Cineteca, e Domenico Levato, Consigliere della Cineteca.

 

Al termine della proiezione seguirà la presentazione del volume “Francesco Misiano: Cinema e rivoluzione”, che nello scorso mese di novembre è stato oggetto di un appuntamento presso la Cuny, Università della città di New York. Il film di montaggio racconta la visita a Mosca di Douglas Fairbanks junior e Mary Pickford nel 1926 per lanciare le industrie cinematografiche Mezhrabpom-Rus delle quali era presidente Misiano, uomo del dialogo tra USA e URSS, oltre ad essere grande animatore internazionale.

 

Nato ad Ardore, Francesco Misiano si trasferì in Unione Sovietica e divenne un personaggio importante di quella cinematografia che, in quegli anni, visse un periodo di estremo splendore. Produsse autentici capolavori come “La Madre” e “Tempeste sull’Asia” di Vsevolod Illarionovič Pudovkin e distribuì in Germania “La corazzata Potëmkin” di Sergej Michajlovič Ėjzenštejn.

 

Ad aggiungere interesse al film del regista Sergei Komarov sarà la performance di Marcello Capra che ne metterà in risalto ogni scena. «Quando ho parlato con Marcello Capra – ha dichiarato Piergiorgio Caruso – proponendogli di comporre la colonna sonora del film, si è dichiarato intrigato e, al tempo stesso, un po’ spaventato. Mi ha detto che ci avrebbe pensato. Dopo venti giorni mi comunica che aveva finito il suo lavoro. Ora non resta che godere delle immagini di un film importante per la cinematografia mondiale e delle musiche di questo eccellente musicista, già ammirato in altre occasioni al Museo del Rock».

 

Quando Hollywood si spostò a Mosca” sarà un appuntamento di grande interesse sia per gli amanti del cinema che per quelli della musica dal vivo.