Al Festival “Culture a confronto” di Tropea i vescovi Francesco Milito e Francesco Oliva a sostegno dell’integrazione
alla Calabria, terra interessata ogni giorno da sbarchi di migliaia di migranti, arriva un messaggio a sostegno dell’integrazione e dell’accoglienza in occasione della terza edizione di “Culture a Confronto”, il festival mondiale della cultura popolare andato in scena nei giorni scorsi nella suggestiva cornice della marina dell’isola. All’evento, diventato ormai un appuntamento fisso dell’estate calabrese, hanno preso parte diversi gruppi folkloristici più rappresentativi delle diverse culture internazionali grazie al progetto ideato da Andrea Addolorato, direttore artistico del festival e presidente dell’associazione che dà il nome al festival, con la conduzione curata da Domenico Gareri per una produzione televisiva targata “Life communication” che godrà di una diffusione mediatica internazionale. Ad evidenziare l’importante ruolo rivestito dalla chiesa per favorire il dialogo e il confronto tra le diverse comunità sul territorio è stata la consegna del premio “Culture a confronto”, realizzato dal maestro orafo Michele Affidato, alla diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, per le mani del vescovo mons. Francesco Milito, per aver sostenuto la realizzazione del “Progetto Presidio” della Caritas Italiana alla tendopoli di San Ferdinando (Rc) contribuendo a promuovere la cultura dell’accoglienza, dell’ospitalità e dell’integrazione. La diocesi, costruendo una rete solidale con le Caritas parrocchiali e diverse realtà dell’associazionismo e del volontariato, si è impegnata a fornire agli immigrati alimenti, vestiario, scarpe e coperte e stando loro vicini con amicizia e calore umano “Un riconoscimento che ci spinge a fare meglio – ha commentato mons. Milito – e ad intensificare il silenzioso lavoro sinergico portato avanti in Calabria che, da sempre terra di emigrazione, rappresenta oggi un esempio di accoglienza”. Nel corso della serata a portare la propria testimonianza sul palco è stato anche mons. Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace e delegato Migrantes della Conferenza episcopale calabra, che ha consegnato il premio speciale agli “Avorio africano” – gruppo composto da migranti originari di Costa d’Avorio e Nigeria e ospiti delle strutture di accoglienza di Briatico (Vv) – e ribadito l’impegno dei vescovi calabresi mirato a favorire la conoscenza dell’altro superando ogni paura. “Culture a confronto” ha contribuito, quindi, ad accendere i riflettori sulla Calabria come autentico punto di riferimento del turismo culturale da cui parte oggi un messaggio positivo ribaltando l’immagine spesso distorta di un territorio le cui potenzialità meritano di essere valorizzate e conosciute.
Ufficio stampa Culture a confronto
Domenico Iozzo
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