Al catanzarese Giovanni Petronio il secondo posto al premio della Piana Metauros
Il trentenne scrittore calabrese Giovanni Petronio si è aggiudicato con il libro appena uscito “La Fiumarella, il più grave deragliamento della storia d’Italia”, il secondo posto nella sezione saggistica della XII edizione del prestigioso premio letterario Metauros/San Brundolino 2022. La commissione coordinata dal poeta di Gioia Tauro Rocco Giuseppe Tassone è stato bandito dall’Università Ponti con la Società per il Tempo Libero e la Socializzazione. Il primo premio è andato a Vincenzo Squillace con il libro: “L’altro Napoleone”.
Petronio nasce a Soveria Mannelli (CZ) l’8/9/1985 e dopo un percorso universitario di ampissimo profilo culturale, che lo porta a conseguire tre lauree con il massimo dei voti, presso l’Unical e un master internazionale in Didattica della Shoah a Roma Tre, è attualmente impegnato a dare risalto alle condizioni del trasporto pubblico locale, soprattutto per quello che riguarda le ferrovie a scartamento ridotto ex Calabro Lucane: Cosenza/Catanzaro ed i due tronchi della Piana Gioia Tauro – Palmi e Gioia Tauro Cinquefrondi.
Per l’autore arriva un’importante successo, proprio nella stessa manifestazione appena due anni fa, nel 2020, ottenne il primo premio con il precedente lavoro “I ragazzi della Fiumarella”, omaggiato anche da una lettera di plauso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Entrambi i testi trattano del dimenticato deragliamento ferroviario di Catanzaro del 23 dicembre 1961, quando sulla sopracitata Cosenza/Catanzaro, a causa della rottura dell’asta di trazione un rimorchio precipitò da 28 metri di altezza. Morirono 71 persone, quasi tutti giovani. Il dramma colpì soprattutto la comunità di Decollatura (CZ) con trentuno morti (il 44% della media totale); venticinque gli studenti su trentasei. L’età media degli scomparsi del paese fu 15 anni: una comunità distrutta per sempre. Nel primo libro l’impostazione è legata ad un racconto corale di storie; le biografie degli scomparsi si legano al racconto del fatto. Il secondo è un libro storico d’inchiesta, che dà spazio ai sopravvissuti e in particolare si concentra sul processo. Fa un viaggio tra le verità, vuole insinuare il dubbio fuori dalla portata della luce del sole. Analizzando i pochi documenti processuali, i giornali del tempo, alcuni di rarissima ed esclusiva reperibilità, tenta di dare, e ci riesce, risalto ad aspetti ritenuti di secondo ordine o superficiali. Per la prima volta a 60 anni di distanza ricostruisce la dinamica del fatto, quando e perché sarebbe deragliato, come presumibilmente si spezzò l’asta, i primi sopralluoghi, i possibili deficit materiale rotabile o la manomissione dei comandi della cabina opposta.
Un lavoro di ricerca da leggere per comprendere e per avere consapevolezza dei fatti del passato.