Agricoltura,Statti: “Avvio iter di stato di crisi primo passo. Ora misure ad hoc”
LAMEZIA TERME, 17 dicembre 2020 – “Il tempestivo avvio da parte della Giunta regionale dell’iter per proclamare lo stato di crisi del comparto agricolo calabrese con particolare riferimento al settore delle clementine e dei finocchi rappresenta un segnale di attenzione per un segmento produttivo duramente colpito in questo particolare momento storico”. Così Alberto Statti, presidente di Confagricoltura Calabria che saluta “positivamente l’azione messa in campo dal dipartimento regionale all’Agricoltura per fronteggiare la delicata situazione che sta vivendo il settore”. “Come organizzazione – prosegue Statti – avevamo chiesto, nel recente incontro con l’assessore regionale Gianluca Gallo, un pacchetto di azioni finalizzato a garantire la tenuta di un comparto particolarmente importante per l’economia dell’intera regione. Dunque l’avvio della procedura per accedere al Fondo di solidarietà nazionale non può che costituire un primo importante passo in quella direzione per tutelare filiere produttive come, ad esempio, quelle legate alla produzione delle clementine che da sola rappresenta ben il 63% dell’intera produzione italiana”. “Un settore quello agrumicolo come quello dei finocchi che quest’anno – illustra il presidente di Confagricoltura Calabria – ha subito gli effetti devastati del combinato disposto della crisi economica legata alla diffusione dell’epidemia da Coronavirus che ha limitato ampiamente i consumi e dei cambiamenti climatici che hanno provocato nelle principali aree di produzione pesantissimi danni alle coltivazioni. Effetti che ora rischiano di mettere definitivamente in ginocchio intere filiere produttive”. Secondo Statti, “la concomitanza degli eventi negativi legata all’eccezionalità del momento socio-economico che vive il comparto necessita di interventi tempestivi e mirati”. “La risposta che deve arrivare dalle istituzioni – sostiene il leader di Confagricolura Calabria – per questo non può che non contemplare azioni straordinarie per risollevare quanti hanno investito risorse ed energie per portare avanti settori strategici per l’economia calabrese. Dunque chiediamo a gran voce di procedere rapidamente con i ristori per gli operatori duramente colpiti dagli eventi climatici, ma parallelamente misure atte a sostenere la tenuta economica delle imprese che garantiscono occupazione e redditività in Calabria”. “Sarebbe auspicabile attivare – spiega Statti – una misura veloce come quella prevista per i ristori Covid anche per questi settori produttivi. La Regione potrebbe impostare rapidamente un intervento mirato in questa direzione da farsi autorizzare dal Governo. Mentre l’esecutivo nazionale dovrebbe prevedere una strategia precisa per difendere un settore nevralgico non solo per la nostra regione”. “Soltanto con una forte azione concertata e complementare di misure adeguatamente coperte da risorse specifiche – conclude Statti – sarà possibile non solo rimettere in marcia le filiere produttive più colpite dalla crisi economica e dagli effetti dei cambiamenti climatici ma garantirne nel futuro il rilancio”.