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Aeroporto Reggio Calabria – Da mezzanotte Stop di 24 ore -Sciopero UILT Calabria – oltre il 50 % i voli già cancellati –

La UILTRASPORTI Calabria, accoglie positivamente quello che sembrerebbe essere un allineamento da parte di alcune OO.SS. che, secondo il comunicato stampa diffuso nelle ultime ore, farebbero riscontrare una congruenza di idee riferite alle posizioni da sempre sostenute dalla UILTRASPORTI, che ha manifestato con ben “cinque azioni di sciopero”, nell’ultimo biennio, il proprio dissenso di fronte alle politiche condotte della S.A.CAL. S.p.A.
Nonostante alcuni risultati già ottenuti, ma non sufficienti, in favore dei lavoratori appartenenti ai vari settori, domani, 14.01.2020 si terrà l’ennesima azione di sciopero di 24 ore organizzata dalla UILT Calabria, riguardante il personale in forza alla S.A.CAL. S.p.A., operante presso l’Aeroporto dello Stretto, accompagnata da un sit in di protesta pacifica rivolto, non solo ai lavoratori, bensì ai cittadini, alle delegazioni studentesche auspicando anche nella presenza delle parti sociali non aderenti allo sciopero, preso atto della condivisione degli intenti.
Un’azione di sciopero, che ha comportato la cancellazione preventiva di oltre il 50% dei voli programmati, e che potrebbe causare possibili disagi in riferimento al volo AZ1161 in arrivo a Reggio Calabria alle ore 22.45, essendo collocato fuori dalla fascia oraria protetta (18/21).
La UILT Calabria, forte del grande consenso sino ad ora ricevuto, vista l’indifferenza mostrata da parte della società di gestione di fronte alle numerose rivendicazioni riguardanti: il rispetto di tutti gli istituti contrattuali, la trasformazione dei contratti da part–time a full-time (per mancanza di personale), l’adeguamento dei livelli professionali.
Contro la politica di esternalizzazione intrapresa, e l’ assenza di progettualità ed interventi volti agli adeguamenti dell’infrastruttura.
Contro l’assenza di concreti piani di sviluppo delle attività, mediante l’adeguamento dell’offerta commerciale, in riscontro al potenziale bacino d’utenza dell’area metropolitana.
Contro le politiche di smantellamento, che hanno comportato pesantissime ripercussioni anche nei riguardi dei lavoratori dell’indotto e l’assenza di regolari relazioni industriali;
tutte quante motivazioni che rappresentano solo una parte degli argomenti che incentivano la protesta indetta dall’O.S., di fronte al silenzio assordante delle istituzioni competenti, della classe politica e soprattutto della S.A.CAL. S.p.A.
“L’offerta ballerina dei voli in arrivo/partenza da Reggio Calabria, ha certamente creato un clima di sfiducia da parte dell’utenza dirottata verso altri vettori e/o altri aeroporti, con notevoli disagi dettati dalla carenza segnata dalle precarie infrastrutture viarie calabresi, che necessitano di importanti investimenti, per contrastare l’isolamento in cui versa il territorio, favorendo, al tempo stesso, la mobilità dei cittadini e delle merci, in quest’ultimo caso, creando ripercussioni dovute all’aumento dei costi per le imprese operanti nel settore della logistica.
La UILTRASPORTI, auspica il massimo coinvolgimento in vista dell’iniziativa che avrà inizio domani, 14 gennaio alle ore 10.00, presso l’area antistante l’aerostazione reggina, affinché il messaggio possa arrivare ai decisori “FORTE e CHIARO”.
Il segretario regionale del settore Luciano Amodeo, non facendo sconti a nessuno, ritiene che sia fondamentale prescindere dalle chiacchiere e dalle polemiche spicciole, passando, doverosamente nei confronti dei cittadini calabresi, ai piani d’azione concreti, mediante la costituzione di un urgente tavolo di confronto che possa coinvolgere i soggetti preposti alla condivisione dei progetti e delle idee, utili all’inevitabile sintesi finale, che certamente non dovrà comportare la chiusura dello scalo aeroportuale in questione.
In una visione più ampia, la UILT, evidenzia, la necessità di attuare una concreta discussione riguardante l’intero sistema aeroporti Calabria, che ancora ad oggi non sembrerebbe essere adeguatamente gestito, visto il regime di concorrenzialità stabilito piuttosto che quello della complementarietà necessaria, lasciando all’ultimo posto il T.Minniti.