Aeroporto di Reggio Calabria: si va verso l’atterraggio definitivo

“UILT Calabria – L’Aeroporto di Reggio Calabria verso l’azzeramento dell’offerta di voli”

Se da una perte la UILT Calabria è riuscita ad ottenere il ripristino del tavolo sindacale e l’internalizzazione dei servizi precedentemente affidati a terzi, a seguito della seconda azione di sciopero condotta in solitaria e riferita alle vertenze riguardanti i dipendenti della SACAL impiegati presso l’Aeroporto dello Stretto; dall’altra, si assiste ad una continua spoliazione delle attività, a causa del quasi totale abbandono dello scalo da parte delle compagnie aeree.

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Difatti, come confermato in occasione dell’ultimo incontro sindacale avutosi con la SACAL, a fronte di una possibile terza azione di sciopero di 24 ore minacciata dalla UILTRASPORTI Calabria, i nuovi scenari creerebbero oggettive difficoltà per la formulazione di nuovi collegamenti, indispensabili per garantire la mobilità dei cittadini dell’area metropolitana, ed i lavoro a tutti i dipendenti interessati, tra cui quelli dell’indotto.

Le preoccupazioni della UILT Calabria, dovute alla notevole riduzione delle attività ed al disinteresse mostrato da parte delle istituzioni competenti, ad oggi incapaci di creare le dovute sinergie a sostegno del rilancio dello scalo in questione, trovano riscontro nell’impossibilità di stabilire progetti di lunga gittata, nonché il giusto clima di fiducia da parte degli operatori che, ancora ad oggi (a detta della SACAL), non intenderebbero investire sullo scalo e quindi sul proprio futuro.

Inoltre, durante l’ultimo confronto sindacale, sono emerse le difficoltà dichiarate dalla società di gestione, la quale chiederebbe una maggiore partecipazione pubblica, a sostegno dell’intero sistema aeroportuale calabrese.

Ad alimentare il clima di sfiducia instauratosi, come conseguenza della crisi descritta, sono le preoccupazioni legate anche ai lavoratori di AVIAPARTNER. Quest’ultima, handler operante sullo scalo reggino, coinvolta nell’espletamento della prima fase delle procedure di raffreddamento, aperte dalla UILT Calabria e conclusa, dopo due incontri interlocutori, con esito negativo, a causa del mancato raggiungimento di un’intesa utile, a tutela dei lavoratori interessati che, a detta della società stessa, oggi rischierebbero il proprio posto di lavoro.

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Il tempo sta per scadere, e certamente il decollo dell’aeroporto non potrà essere ulteriormente ritardato.

Occorre una forte presa di responsabilità da parte della classe politica, con piani d’azione concreti che non dovranno rivelarsi come possibili sperperi di risorse, bensì utili all’effettivo rilancio delle attività aeroportuali secondo il reale potenziale offerto dal vastissimo bacino di utenza.