Aeroporto dello stretto, i lavori. propaganda politica

Considerazioni sulla Conferenza stampa di ieri, giovedì 8 agosto 2019 in merito agli investimenti sull’aeroporto dello Stretto presentanti dal presidente della Sacal SpA e dall’On. Cannizzaro, con ospiti il Vice-Ministro Castelli ed il presidente dell’ENAC :
Senza troppi giri di parole si é constatato che la presentazione per i lavori sull’infrastruttura è apparsa più una propaganda politica che una esplicazione tecnica degli interventi.
Infatti non è stata comunicata nessuna data orientativa sull’avvio delle procedure ad evidenza pubblica, così come molti degli interventi previsti in finanziamento si concentrano su lavori di restyling invece che sul potenziamento dell’infrastruttura.
Il cantiere che doveva essere destinato all’ampliamento dell’aerostazione diventerà un parcheggio per gli Enti di servizio, i gate per il traffico passeggeri subiranno addirittura una riduzione, per non parlare delle somme destinate ad alcune tipologie di intervento che appaiono eccessive (3 milioni di euro per la demolizione di alcuni ruderi oppure 5 milioni di euro per la pavimentazione già rifatta nel 2004).
Va considerato che per l’ampliamento dell’aerostazione erano stati destinati 11 milioni, mentre oggi a fronte di una spesa totale di 25 milioni di euro si registrano scarsi benefici in termini di operatività.
Non è stato incoraggiante inoltre assistere al mancato coinvolgimento del tessuto economico e istituzionale locale.
A tal riguardo, come si può parlare di aeroporto proiettato nel futuro senza l’esposizione di piani programmatici?
Perché la Sacal continua a non rendere pubblico il piano industriale sugli scali calabresi?
Come si può pensare di perseguire un concreto sviluppo dell’infrastruttura senza un’interazione con il piano regionale e quello metropolitano sui trasporti e sul turismo?
Insomma ieri è apparsa più la smania di pubblicizzare un prodotto politico che senza i dovuti tavoli di concertazione rischierà di perorare l’isolamento di un’infrastruttura in un territorio dalle enormi potenzialità (come ha anche affermato il neo eletto presidente dell’ENAC).
Non dimentichiamoci infatti che l’aeroporto dello Stretto non può essere limitato a semplice “cuginetto” dell’aeroporto di Lamezia (come ha dichiarato il presidente della Sacal, Arturo De Felice), poiché è necessario invece ridefinire le reti aeroportuali e considerare l’aeroporto sito in Reggio Calabria come infrastruttura posta a cavallo di due Regioni e quindi fondamentale per la continuità territoriale sull’intero territorio nazionale.
Al contempo va garantito il diritto alla mobilità di due Città Metropolitane dai considerevoli bacini di utenza, oggi mortificati dai disservizi sui voli e dalle tariffe anticoncorrenziali.
Non è edificante pertanto continuare ad assistere al solito scaricabarile delle proprie responsabilità ed alle fughe individualistiche mentre i cittadini ed utenti necessitano di risposte concrete sulla funzionalità del servizio di trasporto che rischia un grave pregiudizio in vista della volontà di abbandonare lo scalo da parte di Blue panorama, dalla riduzione dei voli di Alitalia e dal mancato avvento della compagnia Ryanair, da tempo acclamato.
Restiamo pertanto vigili in attesa di vedere i primi risultati concreti in termini di servizi all’utenza e di sviluppo del tessuto economico circostante.
Il Comitato pro aeroporto dello Stretto