Acqua, bene comune da ripubblicizzare

L’acqua è un bene essenziale che non può essere lasciato nelle mani del mercato. Il tema scelto dall’ONU per la Giornata mondiale dell’acqua di quest’anno, che si celebra oggi, è il valore, i benefici che l’acqua può offrire ad una persona: salute, igiene, felicità, benessere psico-sociale.

E proprio mentre l’ONU mette in risalto il valore universale dell’acqua, per la prima volta nella storia, questo bene essenziale viene quotato alla borsa di Wall Street: il bene più prezioso per l’umanità sta per diventare una commodity (merce) e il suo prezzo oscillerà come accade alle materie prime come l’oro e il petrolio, e potrà quindi essere oggetto di investimenti e, purtroppo, di speculazioni. Ancora una volta l’oro blu diventa arma o preda, e a pagare sono le popolazioni.

Il movimento demA, che ha fatto dei beni comuni un punto essenziale del suo progetto politico ed amministrativo, è in prima linea sulla ripubblicizzazione dell’acqua, e lo ha dimostrato con fatti concreti. Napoli è l’unica grande città d’Italia che ha realmente ripubblicizzato l’acqua trasformando una società per azioni in azienda speciale a totale controllo pubblico, vale a dire ABC.

L’acqua pubblica regionale è tra i punti del programma di Luigi de Magistris, candidato alla presidenza della regione Calabria. Un impegno per la Calabria e le sue comunità che nessuna regione d’Italia ha preso.

Ma questo non ci basta: chiediamo al governo di riavviare l’iter della ripubblicizzazione dell’acqua, dando attuazione ai risultati del referendum sull’acqua pubblica del 2011 come richiesto dal voto di 26 milioni di italiani.

demA Calabria