A Villa San Giuseppe si festeggia il presidio Slow Food dell’Arancia Belladonna
La cultivar tardiva a polpa bionda, il cui nome è legato al piccolo centro della parte settentrionale della città di Reggio Calabria, che ha trovato il proprio habitat nelle vallate di Gallico e Catona.
Dopo la presentazione ufficiale alla stampa, a Torino durante l’evento internazionale “Terra Madre Salone del Gusto” e a Reggio Calabria nella conferenza organizzata dalla Città Metropolitana, i produttori e la comunità di Villa San Giuseppe festeggiano in casa l’avvio della campagna di raccolta.
Un pomeriggio tutto dedicato al succoso frutto, identità produttiva e paesaggistica di questa parte del territorio reggino, come documentano alcuni studi datati 1863. Un agrume che fino agli anni ’70 ha rappresentato una risorsa importante del comparto agricolo. Come raccontano gli anziani del luogo, la coltivazione del purtuallu longu sosteneva l’economia di queste zone perché il suo prezzo sul mercato, rispetto ad altri prodotti agricoli, era molto più remunerativo.
Con il riconoscimento di “Presidio Slow Food”, sostenuto dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, l’obiettivo è difendere la produzione dall’estinzione, promuoverne la conoscenza e lo sviluppo commerciale, salvaguardare il paesaggio. Uno strumento in grado di attivare microeconomie, far nascere e crescere filiere locali, difendere il suolo dall’abbandono e dal rischio idrogeologico che ne deriva, assicurando futuro alla comunità che lo abita.
Una festa che avrà inizio alle 15.30 con la partecipazione di C. Versace Sindaco della Città Metropolitana, G. Giordano Consigliere metropolitano delegato all’agricoltura, Paolo Brunetti Sindaco di Reggio Calabria, che incontreranno i produttori, le associazioni di categoria e la cittadinanza.
Inoltre saranno allestiti stand di degustazioni a cura di Conpait Calabria, di vendita in anteprima delle arance. Sono previste anche attività ludico/educative per le famiglie.
Si concluderà con la benedizione della vallata da parte del parroco don Franco Saraceno che darà così l’avvio alla stagione di raccolta.