A Cosenza si parla di Tutela, Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali in Calabria con la neonata Associazione Nazionale Pensionati Cultura
Si terrà a Cosenza il primo appuntamento pubblico della neonata Associazione Nazionale dei Pensionati della Cultura, con una tavola rotonda su “40 anni di Beni Culturali in Calabria – tra tutela, conservazione e valorizzazione”, con vicende raccontate dalla voce di alcuni protagonisti nel salone Giorgio Leone della Biblioteca Nazionale di Cosenza, mercoledì 23 novembre, alle ore 10.
Ad aprire i lavori, moderati dal giornalista Valerio Caparelli, sarà il Presidente dell’Associazione Nazionale Pensionati Cultura, Domenico Bloise, cui faranno seguito i saluti del Direttore della Biblioteca Nazionale di Cosenza, Massimo De Buono, e di altre autorità presenti.
Molto attesi gli interventi di chi ha contribuito quotidianamente, con la propria attività professionale, a far crescere la cultura del bello nelle strutture e negli enti che li ha visti protagonisti.
Tra questi: Rossella Agostino, già Direttrice del Museo Archeologico di Locri (RC); Giorgio Ceraudo, già Soprintendente BAAS Calabria; Anna Maria Letizia Fazio, già Direttrice dell’Archivio di Stato di Cosenza; Elvira Graziani, già Direttrice della Biblioteca Nazionale di Cosenza.
L’Associazione Nazionale Pensionati della Cultura nasce ad Altomonte (CS), luogo simbolo della Calabria e fucina di progetti innovativi sull’asset della cultura e della promozione dei suoi beni.
L’organismo, unico nel suo genere, si prefigge di associare gli ex dipendenti del Ministero della Cultura: un patrimonio umano che, sin dalla sua istituzione, ha governato a tutti i livelli professionali il Patrimonio Culturale della nazione e che, da pensionati, potranno trovare casa nella neonata associazione.
Stuoli di Vigilanti, Assistenti, Disegnatori, Geometri, Restauratori, Architetti, Archeologi, Archivisti, Bibliotecari e Storici d’Arte che, lavorando coralmente insieme a tante altre professionalità, hanno curato, salvaguardato e valorizzato i beni culturali italiani, un patrimonio che il mondo ci invidia.
Se ragioni anagrafiche e normative hanno imposto loro di lasciare il lavoro, la presa di coscienza del pericolo che corre il Patrimonio Culturale Italiano, anche a causa dell’impoverimento che il personale di ruolo subito negli ultimi anni, da domani sono disponibili a mettere a disposizione le proprie conoscenze, sotto forma di volontariato, a favore del Patrimonio culturale anche per restituire alla collettività il bagaglio esperienziale di cui sono portatori.
A Presiedere il sodalizio è stato chiamato l’esperto Mimmo Bloise, funzionario del Ministero per 42 anni, ora in pensione.
Forte di un’esperienza ultradecennale nel mondo del volontariato delle Proloco, il neopresidente, artefice del progetto associativo, sarà coadiuvato dagli altri amministratori: Patrizia Barbuscio, Mira De Rango, Pino Mammone, Gloria Garofalo, Antonella Vincitore e Mimmo Visciglia.
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