A Catanzaro i Pompieri senz’acqua
Nonostante la grande disponibilità del personale a risolvere i problemi anche adoperandosi nel proprio tempo libero, ci giungono ancora informazioni di atteggiamenti arroganti, fuori da ogni logica e regola, al limite dell’offensivo, ma soprattutto con possibile grave compromissione della macchina dei soccorsi.Ma l’arroganza e miseria della dirigenza periferica non ha limiti, gestire una pubblica amministrazione come il soccorso in questo paese Non è da tutti! -Sicché il personale di Sellia che chiede di poter avere dell’acqua da bere, -è prevista una quantità compresa tra 2,5 e 10 litri a turno da dodici ore per ogni vigile del fuoco-viene“invitato”a lasciare scoperta la sede e “andare a riempire i bidoni a qualche fontana lungo la statale 106 o in qualche anfratto ” oppure “recarsi in sede centrale a Catanzaro per riempire i bidonidi fortuna plastificati alla fontana”, lasciando così una vastissimo territorio e decine di migliaia di cittadini senza l’importante presidio dei vigili del fuoco!Ricordiamo che la sede di Sellia copre il territorio che va da Catanzaro lido sino a Steccato di Cutro e comprende anche i numerosi paesi dell’entroterra (Sersale, Petronà, Soveria, Zagarise, Simeri Crichi); sul medesimo territorio insistono insediamenti di grandissimo interesse come la centrale Edison e la Ultragas.Sembra una barzelletta, o una gag di “scherzi a parte” ma non lo è! Tutto ciò succede al comando dei vigili del fuoco di Catanzaro; da un lato assistiamo ad una parvenza di tutela del personale dal contagio del coronavirus, dall’altro, lo stesso personale da mesi e mesi viene lasciato senza acqua da bere e senza acqua per l’igiene personale o per poter prevenire i contagi attraverso “un lavaggio frequente delle mani”; aggiungiamo che il personale espleta servizio su turni da 12 ore ed anche da 24 ore continuate.Costretti a portare in giro per la città a fine lavoro tutte le contaminazioni assorbite negli interventi di soccorso. Ancora abusi e vessazioni nei confronti di operatori del soccorso che operano nella nostra provincia abusi , già denunciati in precedenza, per incapacità dirigenziale, si aggiungono quindi questi soprusi a danno del personale, che ricordiamo essere dei vigili del fuoco dello Stato Italiano e non lavoratori di sua proprietà comprati a qualche mercato!Ricordiamo che presso la sede di Sellia, da mesi l’acqua che scorre dai rubinetti è pericolosa; nonostante i soldi spesi avventatamente (oltre 20.000 €) dal comando dei vigili del fuoco e nonostante diversi lavori effettuati dal comune di Sellia, la problematica è sempre presente e sta causando un grave disagio ai vigili del fuoco e probabilmente anche ad abitazioni circostanti, compresa la sede di altri enti dello Stato che gravitano a fianco alla nostra sede . Per tale ragione questa USB chiede un incontro con l’amministrazione comunale di Sellia nella persona del Sindaco; escludendo ormai i rapporti con la dirigenza periferica incapace di garantire il normale svolgimento del soccorso per 30 vigili del fuoco che vivono nella sede di Sellia 365 giorni all’anno h 24 per assicurare con continuità il servizio di soccorso pubblico.–f.to jiritano