Molochio, non si arrende Caruso Ismaele Ottavio sulla questione Pedemontana
E’ da oltre cinquant’anni che si parla di togliere dall’isolamento i paesi dalla parte alta della piana di Gioia Tauro con strada a scorrimento veloce come da progetto Brath. Pare che il collegamento Cittanova e Molochio sia stato baciato dal mago dei tarocchi. Già in passato, si tentò di realizzare una strada a cura della Cassa per il Mezzogiorno, per collegamento i due centri di Molochio e Cittanova, poi, stranamente, si capovolse la direzione, concludendo il tragitto a Scroforio di Terranova Sappo Minulio. Oggi, la storia si rinnova con la pedemontana. Completato il lotto San Giorgio – Cittanova, la Pedemontana, invece di seguire il percorso naturale, verso Molochio e i centri comunali successivi, detta infrastruttura, da Cittanova in avanti, viene deviata a valle in direzione di Taurianova. Interessi di bottega? L’attenzione politica del vicesindaco Carmelo Versace della Città Metropolitana di cui l’articolo “Chi ha paura della pedemontana?” pubblicato sulla Gazzetta del Sud del 29 settembre 2024, oggi apre un altro scenario da non sottovalutare se si vuole ammodernare la viabilità futura. Vanno eliminati gli assurdi collegamenti a pettine che hanno prodotto nei saeculi saeculorum emigrazione ed isolamento dei comuni pedemontani, peggiorando la qualità della vita degli abitanti. Era il sogno di molti la Pedemontana, anche se in pochi non la gradivano per via di qualche esproprio. Non era sicuramente il sogno di chi non era ancora nato, non lo era dell’attuale sindaco di Molochio, ma lo era di chi c’era! Spopolamento vuol dire penia di giovani, scarse intelligenze, futuro dubitabile e morte certa di questi borghi edificati con i sacrifici di chi li ha vissuti. I Molochiesi costruirono con il proprio sudore nuove abitazioni, per se e per i figli, con la speranza che una viabilità moderna, potesse contribuire ad investire in modo più solido il futuro. Il coraggio e la determinazione del vicesindaco Versace della Città Metropolitana di Reggio Calabria, tiene aperte le porte alla speranza.
Oltre ai progetti calati dall’alto con i soldi del PNRR e quant’altro, che cosa ha fatto in questi cinque anni di attività amministrativa per la pedemontana il sindaco di Molochio? Praticamente il nulla del nulla (vedi Gazzetta del sud del 29.09.2024) nella quale intervista il sindaco Marco Caruso assume una posizione arrendevole e rinunciataria indebolendo la battaglia sacrosanta dei cittadini di Molochio di essere attraversati dalla Pedemontana. Come mai? I cittadini di Molochio e dell’intera area chiedono il riconoscimento di un loro diritto e la posizione del Dott. Versace, il quale ammette limiti e ritardi, aiuta la battaglia nella direzione giusta. Noi non “piangiamo sul latte versato”. Noi siamo impegnati a dare al territorio una strada a scorrimento veloce e sicura, funzionale alla aree interne. Basterà per un sindaco percepirsi come differente, oppure è importante cercare di dimostrare di fare la differenza? Diversamente, con e oltre il voto, dopo le promesse per essere votato, agli emigrati ed eredi, cosa gli lascerà come ricordo? “Vale la pena lottare per le cose senza le quali non vale la pena vivere” (Ernesto Che Guevara).
Consigliere Comunale Caruso Ismaele Ottavio