Appello per salvare la Fondazione Fortunato Seminara
Giorgio Castella apprezzato scrittore, fortemente impegnato nella cultura e nel sociale,afferma:
”Sono trascorsi 38 anni dalla scomparsa dello scrittore Fortunato Seminara, avvenuta a Grosseto il 1°Maggio 1984. Gli uomini di cultura sono attoniti nel sapere che, da circa due anni l’archivio dello scrittore di Maropati, si trova chiuso in scatoloni presso la scuola dell’infanzia di Tritanti. Una struttura che ha smesso la sua funzione originaria a causa dello spopolamento del paese che dispone di ampi locali”.
Castella continua: ”Bisognava aprire gli scatoloni e sistemare l’archivio per renderlo funzionale, in attesa che la nuova sede della Fondazione venisse completata. Questa inadempienza ha precluso a tanti studiosi l’accesso e la possibilità di consultare il vasto patrimonio archivistico dello scrittore. Non si comprende il perché di questa inoperosità. Non si può essere indifferenti difronte a tanta insensibilità.
L’Amministrazione Comunale ha dimostrato di avere poca considerazione verso lo scrittore Fortunato Seminara, mentre all’estero le sue opere sono oggetto di grande attenzione.
Da ultimo, la presentazione dell’archivio a Parigi presso la Scuola Normale Superiore: un evento culturale voluto dal professore Erik Pesenti Rossi, titolare della cattedra di letteratura italiana presso l’università di Strasburgo.
La causa dell’inadeguatezza della fondazione al conseguimento delle proprie finalità,trae origine, tra l’altro, dal superamento dello statuto, redatto 30 anni fa”.
Castella aggiunge:”Il consiglio d’amministrazione è composto da 9 rappresentanti: 5 nominati dall’Amministrazione Comunale; 2 dalla Città Metropolitana; 1 dalla Regione Calabria ; 1 dalla ex Banca Popolare di Polistena.
L’amministrazione comunale di Maropati, avendo la maggioranza assoluta, esprime, di fatto, la scelta del presidente della fondazione;gli altri componenti hanno una funzione marginale.
La visione della fondazione così concepita, crea inerzia e non apre prospettive di futuro.
Per garantire al CdA della fondazione un’ampia autonomia, è necessario che il Sindaco ,durante il suo mandato non può sciogliere il consiglio d’amministrazione.
Inoltre il CdA deve avere una durata più lunga rispetto a quella della giunta in carica.
Da constatare che la Fondazione Seminara, dalla sua costituzione è stata strumento di potere da parte degli amministratori locali; essa è stata utilizzata come lotta politica e clientelare”.
Infine Giorgio Castella conclude:”Per liberare lo scrittore dalle grinfie del potere,bisogna cambiare lo statuto. Ciò rappresenta una tappa obbligata, per dare spazio a uomini e donne che apprezzano il valore culturale delle opere del Seminara. Essi, sapranno dare il giusto valore a tutti i beni che appartenevano allo scrittore,c ome la casa di Maropati, la casa rurale di Pescano, dove a lume di lucerna diede vita alla sua creatività letteraria”.
Maropati,paese natale dello scrittore Fortunato Seminara,può avere un ruolo rilevante nell’universo culturale,in quanto le sue opere sono oggetto di studio da un pubblico internazionale.
Giorgio Castella