Riceviamo e pubblichiamo. La Verità sui PISU e su altre corbellerie varie

E dunque siamo arrivati al tentativo organizzato di manipolare la verità, sovvertendo fatti e responsabilità – La delibera di Giunta Comunale n. 111 del 16 agosto 2024 non è altro che questo. Non esistono fascicoli scomparsi e la verità sui PISU è ben riposta nelle inchieste “Cumbertazione” e “Waterfront”, che hanno acquisito ogni atto. Se il sindaco avesse cercato negli uffici preposti, li avrebbe trovati – oppure avrebbe potuto richiedere spiegazioni al marito protagonista di primo piano di quel disastro. Forse dovrò ricordare che sui PISU c’è un procedimento giudiziario in atto da alcuni anni che ha decapitato l’Ufficio Tecnico del Comune di Gioia Tauro. Sono stati chiamati in causa 35 imputati, e tra questi, i dirigenti dell’Ufficio Tecnico Comunale, e dunque anche il marito dell’attuale sindaco. Certo, come direbbe il Procuratore Gratteri, sono tutti “presunti innocenti”.

Il Collegio Giudicante, nell’udienza del 3 aprile 2024, con sentenza n. 348/2024, ha rigettato la richiesta di assoluzione formulata da alcuni imputati e ha dichiarato l’estinzione di diversi capi di imputazione nei confronti di alcuni di essi per maturata prescrizione. Maturata prescrizione non significa assoluzione dei reati ma la necessità per il Giudice di non procedere oltre stante il tempo trascorso e salva la possibilità per gli imputati di rinunciare alla prescrizione. Cosa non fatta da alcuno degli imputati e tra questi l’architetto Francesco Mangione. Ma è rimasto intatto il diritto del Comune di ottenere dai funzionari infedeli il risarcimento dei danni. Per tale ragione, in data 5 aprile 2024, con deliberazione n. 46/2024, la Giunta Municipale ha dato mandato per la proposizione dell’azione civile già proposta in sede penale, nei confronti degli imputati che si sono avvalsi della prescrizione.

L’Ente, dunque, ha perseguito e persegue esclusivamente l’interesse del bene comune e non coltiva azioni personali contro alcuno. Risulta infine che il sindaco in carica, e la sua Giunta avrebbero dovuto leggere le carte e gli interventi svolte dall’amministrazione a tutela delle problematiche PISU. Si sarebbero accorti perfino che le questioni oggi sollevate sono state trattate dall’Architetto Mangione già in data 21 maggio 2020 prima del suo arresto e sotto l’assessorato di quell’Ing. Giuseppe Romeo che oggi risulta componente la Giunta che ha approvato la delibera n, 111 del 16 agosto 2024. Ebbene la Regione ha ritenuto la documentazione inviata dal quel tecnico con quell’assessore insufficiente e non conforme alle convenzioni sottoscritte. Per cui l’Ente sovraordinato ha chiesto la restituzione mediante giroconto degli importi contestati relativi alle opere non collaudate pari a € 10.384.105,44. La Ragioneria del Comune non è stata in grado di ricostruire con certezza i dati contabili relativi agli appalti, a causa della grave confusione amministrativa a livello di programmi e incartamenti rinvenuti e che si è conclusa nel 2016, anche a seguito degli arresti dei funzionari impiegati presso l’Ufficio Tecnico dell’Ente. Pertanto le accuse dirette o indirette fatte su presunte responsabilità dell’Amministrazione Alessio vengono rispedite tutte al mittente. Semmai conosciamo tutti i funzionari che nel passato hanno avuto incarichi dirigenziali anche di Ragioneria e che dovrebbero incominciare a rispondere delle loro responsabilità amministrative a partire dal dissesto di bilancio, non ancora quantificato e certificato da parte dell’OSL, e che probabilmente supera i 60 milioni di euro o sui PISU. Sono altri che dovranno rispondere in altre sedi del disastro causato. Sarà forse anche ora di mettere chiarezza sulla strana fine di consiliatura determinata dalle misteriose dimissioni del sindaco Bellofiore. La confusione creata ad arte per disinformare e distrarre l’attenzione dei cittadini dai problemi reali e sulle vere responsabilità di chi ha portato la Città al disastro economico-amministrativo è grande. Gli stessi contatori dell’acqua nelle scuole comunali, che non ci sono mai stati sin da quando le scuole sono state costruite, chi li avrebbe dovuto mettere se non l’ufficio tecnico per il tramite il suo dirigente? E chi lo è stato per molti anni perché non l’ha fatto? E l’attuale sindaco, che si vanta di essere stata anche Ragioniere del Comune, come mai non si è mai accorta, quando rivestiva la figura apicale di Ragioniere, che tutte le sedi istituzionali erano sprovvisti anche all’epoca del contatore dell’acqua? E l’acqua nelle scuole comunali chi la dovrebbe pagare il Preside o gli alunni? Non è sempre il Comune cioè i cittadini a dover pagare? Se così non fosse facciamogli pagare anche la corrente elettrica, il telefono, il collegamento internet, l’IMU e il Passo Carrabile e la Tari. Tutto ciò è surreale, una vera e propria bischerata. E cosa dire dei rifiuti in Via Asmara all’interno dell’area ex Gaslini? Sono lì da almeno 15/20 anni e l’attuale Sindaco quando era Ragioniere dell’Ente perché non ha trovato i soldi per lo smaltimento di quei rifiuti? Noi in questi cinque anni abbiamo fatto il nostro dovere sino in fondo. La Giunta Comunale e la maggioranza dei consiglieri si sono presi la responsabilità amministrativa di approvare otto rendiconti di gestione e otto bilanci previsionali triennali, dei quali ben otto su sedici non erano bilanci dell’amministrazione Alessio. E in assenza della continuità amministrativa soprattutto per la mancanza di un Ragioniere stabile in pianta organica, tutto è stato più difficoltoso. Con il nostro lavoro amministrativo e nonostante i due anni di Covid-19 e la guerra in Ucraina, siamo riusciti ad approvare 16 bilanci in cinque anni, mettendo la nuova amministrazione nelle condizioni di poter programmare il futuro perché si dovrà occupare solo dei propri bilanci. Non sempre siamo riusciti a trovare la liquidità per tutti gli interventi che erano necessari fare, a causa delle minori entrate tributarie in parte giustificabili nel periodo Covid-19, ma oggi non più, ma quando abbiamo trovato i soldi siamo intervenuti tempestivamente così come abbiamo fatto alla Ciambra quando la Regione nel periodo di ferragosto 2023 ci convocò per dirci se eravamo nelle condizioni di spendere la somma di € 490.000,00 nel settore ambientale i cui lavori dovevano essere terminati e rendicontati entro il 31 dicembre 2023, non ci siamo tirati indietro, noi l’abbiamo fatto, pur tra mille difficoltà. Noi avevamo chiesto alla Regione € 750.000,00 per intervenire anche su via Asmara nel 2023, ma precedentemente anche nel 2020 li avevamo chiesti alla Regione, ma non ci sono stati dati. Abbiamo perfino avuto un incontro al Ministero degli Interni, con il Prefetto Michele Di Bari, assieme al Prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, nel febbraio 2020, alcuni giorni prima dell’emergenza Covid-19, e il Prefetto Di Bari si era impegnato, per lo smaltimento dei rifiuti, di assegnarci una somma di € 800.000,00, contro il 1.200.000,00 da noi richiesta, somma che non è mai arrivata nelle casse comunali. Le date sono importanti e significative per individuare i responsabili dell’Ufficio Tecnico e vari assessori in carica. E cosa dire per i libri scolastici per gli studenti indigenti delle medie e delle superiori? Questa normativa regionale esisteva da anni, ma il Comune la disconosceva, l’abbiamo scoperta e utilizzata noi, per la prima volta, durante la nostra amministrazione. La domanda, anche quest’anno, è stata presentata con la nostra programmazione e siamo ben felici di apprendere che l’attuale amministrazione – a differenza degli anni precedenti quando la Regione di centro destra ci inviava le suddette somma con notevole ritardo   – che oggi sia riuscita a farseli inviare subito per distribuirli a quanti ne hanno presentato richiesta, avendone diritto. Non solo, ma abbiamo lavorato fino all’ultimo giorno utile, anche durante il periodo della campagna elettorale, pur non essendo candidati, per lasciare la corretta programmazione alla nuova amministrazione e per facilitare, nella tempistica, l’avvio del nuovo anno scolastico 2024/2025, in particolare sull’acquisto dei libri scolastici, sull’attivazione del servizio di mensa, sul servizio dello scuolabus e sull’assistenza specialistica nelle scuole. Abbiamo programmato con fondi di bilancio comunale i “lavori per la messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione del cimitero comunale, espletato la gara per la pulizia della spiaggia per tutta la durata della stagione estiva e predisposto, anche quest’anno, il servizio docce sulla spiaggia. Abbiamo programmato, sempre con fondi di bilancio comunale, i lavori di messa in sicurezza delle alberature su proprietà comunale attraverso la sostituzione e il ripristino delle aree pedonali e carrabili in Via Papa Giovanni XXIII e nel Quartiere Mazzagatti. E’ stata programmata la gara per la rimozione, bonifica e smaltimento dei rifiuti abbandonati nelle aree sottoposte a sequestro in via Taureana, intersezione Via Ciambra (area sottostante il Ponte Petrace), e Via Guardiola, nonché la pulizia del “Fosso Mastro” e Viali con annesso taglio dell’erba, rovi, ecc., Sulla discarica Marrella ce ne siamo sempre occupati e abbiamo sempre respinto al mittente (la Regione Calabria) la imposizione di addebitare al Comune di Gioia Tauro responsabilità ed interventi economici sulla discarica di Marrella che non sono di competenza dell’Ente Comune. Finanche abbiamo respinto la loro richiesta che da settembre dovevamo noi farci carico di pagare il costo del prelievo, del trasporto e dello smaltimento del percolato delle discariche di Marrella e della ex Tec (addirittura privata), quando le stesse risultano sotto la competenza della stessa Regione Calabria. E’ del tutto evidente che tutelerò la buona reputazione della mia amministrazione in tutte le sedi competenti e non accetterò che venga riscritta la storia ad uso e consumo di chi ha avuto grande parte nell’attuale disastro gioiese. L’attuale sindaco che già si è autoproclamato come “eletto per volontà di Dio” e, quindi, “Unto dal Signore” dovrà avere la giusta prudenza in affermazioni scorrette solo determinate da odio personale che nulla ha a che fare né con la verità né con l’interesse dell’ente.

 

Aldo ALESSIO