Presentazione in anteprima a Gioia Tauro nella Biblioteca “ Don Francesco Laruffa” del docufilm “ IL VERO VOLTO DI POLSI”
IL TERRTORIO COME SPAZIO DIAPPRENDIMENTO. L’avvio del nuovo anno scolastico, per l’Istituto Comprensivo “Pentimalli – Paolo VI – Campanella”, è stato contrassegnato dalla continuità di un impegno volto ad affrontare una delle questioni più complesse e al contempo più urgenti degli attuali orizzonti della ricerca pedagogica, vale a dire il consolidamento di un sistema educativo strutturalmente integrato imperniato su un patto di corresponsabilità tra la Scuola e il più ampio e diversificato territorio di appartenenza. Si tratta di una sfida che per il Dirigente Scolastico – Prof. Domenico Pirrotta – deve investire e coinvolgere interessi correlati non solo alla specificità dei percorsi didattici, ma anche alle esperienze di natura culturale, segnatamente indicanti la fondamentalità del ruolo sociale dell’istruzione, a partire dall’urgenza di garantire l’uguaglianza delle opportunità formative e la valorizzazione dei differenti stili cognitivi e di apprendimento. Ben si contestualizzano, in questa precisa prospettiva di senso, le ragioni dell’importante incontro – tenutosi martedì 19 novembre presso i locali della biblioteca “Mons. Francesco Laruffa” – il cui svolgimento ha visto l’intervento del Sindaco della città di Gioia Tauro, Dott.ssa Simona Scarcella, dell’Assessore Regionale alla Cultura, Dott.ssa Caterina Capponi ,del Consigliere Regionale Dott. Giuseppe Gelardi e del Sindaco Avv. Simona Scarcella. Significativa è da considerare anche la partecipazione delle forze dell’Ordine, rappresentata dalla Arma dei Carabinieri di Gioia Tauro, nelle persone del Tenente Colonnello Carmine Mungiello e del Capitano Nicola De Maio,del Maresciallo Maggiore Giuseppe Ciotola, come pure la presenza della Guardia di Finanza, rappresentati dal Tenente Simone Massimo e dalla capitaneria di porto La loro partecipazione ha assunto un valore simbolico di alto rilievo istituzionale, peraltro sottolineante il rapporto di fiducia instauratosi e consolidatosi ormai da tempo con la Scuola, a dimostrazione di una collaborazione promuovente un ambiente educativo sicuro e inclusivo, oltre che aperto ai valori della responsabilità civica, della cittadinanza attiva e della tutela dei principi di giustizia. Una sinergica concertazione, questa, il cui condiviso e articolato percorso è stato ribadito con chiarezza dal Dirigente Pirrotta, che dopo gli indirizzi di saluto istituzionale ha significativamente affermato: “Con le Forze dell’Ordine, nel corso di questi anni, abbiamo lavorato nel segno di una notevole sintonia. Le loro porte sono state sempre aperte alle allieve e agli allievi, rendendo in questo modo possibile pensare e realizzare esperienze che hanno consentito di cogliere e apprezzare lo spirito di considerevole accoglienza, quale componente essenziale per accrescere nelle nuove generazioni una vera e propria cultura della legalità, orientata alla formazione di una società civile più consapevole e più coesa. La rivoluzione culturale che ci siamo prefissati, d’altra parte, deve partire proprio dalle istanze degli stessi ragazzi, non perdendo al contempo di vista la complessità dell’ambiente in cui loro vivono, organizzano e costruiscono le proprie conoscenze”. Indicativo, in questa medesima e programmatica direzione, è stato il grato saluto che il Preside ha inteso indirizzare all’avvocatessa Teresa Famà, figura di riferimento del presidio palmese di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, con il quale è stato possibile condividere importanti itinerari progettuali di educazione alla memoria, il cui esercizio ha inteso promuovere iniziative didattiche e culturali volte a conoscere e valorizzare il percorso esistenziale delle vittime innocenti del fenomeno della ‘Ndrangheta. Un ulteriore e distintivo saluto è stato indirizzato al summenzionato Consigliere Regionale, Dott. Giuseppe Gelardi, nei confronti del quale il Dirigente Pirrotta ha dato risalto al meritorio ruolo amministrativo – legato, nella fattispecie, al rafforzamento delle politiche pubbliche e allo sviluppo socioeconomico del territorio – mentre ha ricordato il mandato dirigenziale svolto presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “F. Severi” di Gioia Tauro, “di cui sono state risollevate le sorti istituzionali, trasformandolo nella principale Scuola dell’intera realtà regionale, attraverso un lavoro profuso con instancabile competenza e straordinaria dedizione professionale, al punto da determinare un’indiscutibile e ragguardevole svolta organizzativa, didattica e culturale. Egli – ha proseguito il Preside – ha sempre manifestato attenzione e senso di prossimità all’Istituto Comprensivo Pentimalli – Paolo VI – Campanella, mostrandosi sollecitamente disponibile a fronte delle molteplicità delle esigenze”. Nell’esprimere la gratitudine ai più diretti collaboratori, vale a dire al Vice Preside Prof. Mario Dal Torrione e alla Prof.ssa Stefania Spezzano – nonché ai responsabili dei singoli plessi – il Dirigente Pirrotta ha indicato, subito dopo, le fondanti linee programmatiche della Scuola “Pentimalli – Paolo VI – Campanella”, richiamando l’attenzione dell’autorevole uditorio sullo sfondo costitutivo e organizzativo attraverso il quale si sviluppa la sua identità istituzionale e la sua fisionomia pedagogica. Il Preside ha ricordato, difatti, che “la connotazione educativa di questa Scuola di eccellenza trova la sua ragione di essere nello sforzo a non abbassare mai le proprie esigenze, grazie a un impegno volto a non lasciare nessuno indietro, affinché tutti gli alunni posseggano i saperi indispensabili per orientarsi nella quotidianità dell’esistenza. Detto in altri termini una Scuola organica e funzionale – costituzionalmente democratica e formativa – dunque effettivamente accessibile e vivibile perché capace di rimettere al centro la valorizzante crescita della persona umana. Proprio per questa precipua motivazione – ha aggiunto il Preside Pirrotta – tra i basilari e disposti obiettivi è stato opportunamente individuata l’urgenza di una riflessione intorno all’impatto svolto dalle disuguaglianze di opportunità scolastiche, grazie alla messa in atto di precisi percorsi volti a contrastare le relative forme della dispersione scolastica e dunque dell’esclusione sociale, migliorando di conseguenza gli itinerari del successo formativo. L’Istituto Comprensivo Pentimalli – Paolo VI – Campanella, che nel territorio regionale rappresenta la realtà scolastica più popolosa, in questo complesso quadro situazionale ha voluto individuare una vera e propria scelta strategica, vale a dire quella di aprirsi anche alla perifericità delle aree della comunità cittadina, offrendo opportunità educative e gettando uno sguardo recuperativo sui contesti particolarmente contrassegnati dal disagio, dalla fragilità e dalla povertà economica e culturale”. Al centro dell’attenzione tematica é stata indicata e sviluppata l’indiscutibile funzione di un modello di Scuola fortemente riprogettata, attenta alla qualità dell’organizzazione degli ambiti formativi e alla personalizzazione di metodi e di strategie capaci di ingenerare – e, ovviamente, di rafforzare – il rapporto tra le specificità apprenditive degli studenti e la realtà socio/ambientale, consentendo in questo modo l’acquisizione di quelle conoscenze indispensabili per muoversi criticamente e creativamente. In questo quadro di riferimento concettuale e progettuale il Dirigente Pirrotta ha presentato il documentario significativamente intitolato “Un nuovo volto per Polsi”, ideato dall’intelligenza creativa della regista Angelica Artemisia Pedatella. Si tratta di un grandioso progetto culturale, che ha visto impegnati in una pratica di conoscitiva cooperazione e feconda collaborazione l’Istituto Comprensivo “Pentimalli – Paolo VI – Campanella” e l’Istituto Comprensivo “San Luca/Bovalino”. “Noi siamo andati ad occupare Polsi – ha senza esitazione alcuna affermato, a questo proposito, il Dirigente Pirrotta – per sfatare l’ingiusto ed esclusivista mito del condizionamento ‘ndranghetista. Ciò che più precisamente ci si siamo proposti – grazie, tra l’altro, all’appassionata e laboriosa guida della Prof. ssa Francesca Moricca – è stato di mettere in discussione critica l’organizzazione e la diffusione del più grande processo di costruzione pregiudiziale concernente il quadro socio/ambientale della stessa realtà polsiana. Appunto per questo la finalità di fondo è stata quella di ingenerare una nuova prospettiva di approccio osservativo alle situazioni, liberandole dall’annoso e complesso fenomeno della costruzione sociale dello stigma criminale – spesso intenzionalmente rafforzato sul piano mediatico – per narrare il contesto in questione sotto una nuova luce, capace di restituire dignità storica e socio/antropologica agli eventi del passato e del presente, a partire dal recupero della più profonda spiritualità mariana, da sempre intesa e autenticamente vissuta come possibile via di speranza e di riscatto. In questa direzione, del resto, la sensibilità del Prefetto di Reggio Calabria – Dott.ssa Clara Vaccaro – è stata all’insegna della più incoraggiante attenzione, lasciando chiaramente intendere il massimo sostegno anche per quel che concerne la pianificazione prospettica delle previste iniziative”.