Il Commissario Agostinelli solidale con la richiesta di Santo Surace Pres. Ass. “Giorgio La Pira”
Andrea Agostinelli Commissario Autorità Portuale di Gioia Tauro ha subito risposto all’appello fatto dall’avv. Santo Surace Presidente dell’Associazione Politico -Culturale “Giorgio La Pira” di Gioia Tauro, il quale ha invitato i sindaci della Piana, le autorità e le comunità a stringere “Un patto di Solidarietà”.
Il Commissario Agostinelli, nella missiva, in primis esprime tutta la sua solidarietà ai cittadini italiani e calabresi, messi duramente alla prova dalla Pandemia causata dal Covid19 con tutte le negative conseguenze sul piano sanitario e sociale.
Subito dopo Agostinelli, dichiara tutto il suo apprezzamento al “Patto di Solidarietà sociale “invocato dall’avv. Surace, perché: “rappresenta una manifestazione di coesione democratica”.
A seguire il Commissario afferma:” Non posso che esprimere il dovuto rispetto nei confronti delle scelte, spesso sofferte e sicuramente molto difficili, che rispetto ad ogni iniziativa proposta-e fra questa quella promossa dal sindaco di Gioia Tauro e relativa all’utilizzo di una “Nave Ospedale”- competono esclusivamente alle Autorità Sanitarie Regionali ed al Dipartimento di Protezione Civile. Indubbiamente, la specificità delle competenze per legge attribuite alle Autorità Portuali ed il desiderio di dare il miglior contributo alle lodevoli iniziative promosse, mi impongono un’attenta riflessione sulle possibili e fattibili opzioni connesse a tale proposta”.
Continuando Agostinelli sottolinea che : ”Il porto di Gioia Tauro, nel rispetto di stringenti norme di prevenzione mutuate da protocolli sanitari nazionali, è aperto ai traffici nazionali ed internazionali, come del resto tutti i più importanti porti italiani”.
E ancora:” Abbiamo rinunciato -d’intesa con il terminalista e con le parti sociali-ad una fetta consistente di produttività sulla banchina per assicurare accettabili livelli preventivi di sicurezza per le maestranze portuali. Il porto di Gioia Tauro può così assolvere alla sua funzione di centro di rifornimento di merci nella catena logistica indispensabile alla vita del paese. Ma non solo. L’operatività del porto di Gioia Tauro significa il mantenimento-intatto ed integrale al momento-del livello occupazionale diretto e collegato alle ditte esterne che cooperano con il terminalista, assumendo tutto questo-ne converrà- un immenso “significato sociale” anche e soprattutto in funzione di una celere ripresa delle attività economiche, produttive e imprenditoriali di questa Regione, al termine dell’emergenza sanitaria”.
Infine il Commissario Agostinelli Conclude dicendo:
” Per questi motivi, la proposta di ormeggiare una nave riadattata a struttura sanitaria in un porto perfettamente operativo, in gran parte occupato da un terminalista privato, appare” prima facie” di ben difficile realizzazione potendo, in subordine, essere presi in considerazione gli scali regionali attualmente scarsamente operativi e prossimi a grandi ospedali metropolitani”.
Caterina Sorbara