Il 22 gennaio il Tar di Reggio Calabria ha rigettato in fase cautelare, il ricorso proposto dalla minoranza consiliare del comune di Gioia Tauro
Il ricorso era incentrato sull’approvazione di alcune delibere
relative al bilancio consuntivo del 2016, del bilancio di previsione
2018 /2020 e il Tribunale amministrativo ha rilevato l’insussistenza
di violazioni del mandato consiliare e la sopravvenuta adozione delle
delibere del 16 gennaio 2020 confermative degli stessi atti contabili.
Nel giro di pochi mesi l’amministrazione comunale ha approvato in
consiglio il bilancio stabilmente riequilibrato 2017/2019, il
consuntivo 2016 ed i bilanci previsionali 2018/2020 e 2019/2021.
Tutti atti che erano rimasti sospesi dopo la dichiarazione del
dissesto dell’Ente.
«Abbiamo superato una serie di ostacoli importanti – ha dichiarato il
sindaco Aldo Alessio – e con la prossima approvazione dei rendiconti
2017 e 2018 chiuderemo finalmente la partita con il passato. Un passato
di cui ci siamo fatti carico senza avere alcuna responsabilità al solo
fine di garantire la continuità amministrativa dell’Ente. Adesso
potremo finalmente dedicarci a programmare il futuro della città,
sempre dovendo sopportare il pesante fardello che chi ha amministrato
prima di noi ha lasciato sulle spalle del Comune di Gioia Tauro. Quando
abbiamo chiesto il consenso ai nostri concittadini – ha aggiunto il
primo cittadino – sapevamo che il compito non sarebbe stato semplice e
abbiamo parlato con l’unico linguaggio che conosciamo quello della
verità e della chiarezza. La minoranza aveva deciso, avendone
chiaramente facoltà, di minare il terreno su cui stavamo muovendoci.
Il pronunciamento del Tar ci dice che i consiglieri di minoranza non
hanno dimostrato la sussistenza della violazione delle loro prerogative
da parte della maggioranza. E’ dunque ben possibile relegare questa
vicenda a quel che ognuno ha ben compreso: un ingeneroso attacco a chi
si è preso sulle spalle la croce degli inadempimenti di
amministratori ordinari e straordinari al solo fine di fare risorgere
la Città».
Gioia Tauro, 23 gennaio 2020