Gioia Tauro, il sindaco non ha piu’ la maggioranza
Il sindaco non ha più la maggioranza e dopo aver sfiduciato i sottoscritti consiglieri Raco, Tomaselli, Cavallaro e Guerrisi ormai all’opposizione, pensa di reclutare i voti mancanti in consiglio tra la minoranza. La proposta viene dal fedelissimo gruppo di Insieme per Gioia e a Pedá non dispiace. E’ chiaro che il bisogno di mantenersi saldi alla poltrona è più importante di risolvere i problemi che la sua maggioranza gli aveva rappresentato. La città è stata isolata politicamente, gli assessori litigano tra loro, per un mese intero non si è riusciti a farli sedere attorno allo stesso tavolo, non si riescono più a garantire i servizi essenziali, il fiume è di nuovo un pericolo, l’isola ecologica una vera discarica, ma non c’è problema…abbiamo una nuova stagione teatrale e un assessore che nessuno ha votato che detta le linee politiche in città.
Il punto è che qui non si tratta di mantenere a tutti i costi la poltrona, compresa quella del Presidente del Consiglio Comunale guarda caso a capo della proposta di rimpasto, ma di prendere atto
che il Sindaco, tranne che per i buoni propositi, non ha dimostrato di avere le capacità di leader necessarie per amministrare la città, nè ha saputo trovare il metodo e il modo per farlo, dunque anziché pensare a inciuci e accordi trasversali sarebbe bene che mettesse fine a questa lenta agonia senza rischiare di esporci ad un lungo commissariamento.
D’altronde,se a meno di un anno Pedá è stato in grado di perdere i suoi consiglieri di maggioranza quanto potrà durare l’eventuale auspicato accordo con l’opposizione?