Gioia Tauro, intervista a Massimo Cananzi presidente della’ Associazione Agricoltori Calabresi nel Mondo
L’Associazione Agricoltori Calabresi nel Mondo è nata nel Giugno 2016 a Gioia Tauro, con lo scopo di diffondere i metodi agricoli, i prodotti agroalimentari, nonché la loro produzione e la loro circolazione.
Inoltre, l’associazione fornisce consulenze alle imprese, fornendo ai produttori: tecnici, amministratori e altre figure necessarie per lo sviluppo in questo settore.
Massimo Cananzi, intraprendente Presidente dell’Associazione, in questo periodo è impegnato a 360 gradi, insieme ai soci, nell’organizzazione della 1° Fiera Campionaria che si svolgerà a Gioia Tauro dal 26 aprile al 1 maggio.
Massimo Cananzi, in esclusiva per il nostro giornale ha rilasciato la seguente intervista:
- Come procede l’organizzazione di questo importante evento?
Nonostante le grandi difficoltà iniziali, stiamo lavorando alacremente, e con grande soddisfazione posso dire che abbiamo avuto già tantissime adesioni, non solo dalla nostra provincia, ma anche da fuori provincia.
Saranno esposti tantissimi prodotti e saranno illustrate ai visitatori anche le molteplicità dei processi lavorativi.
- La politica vi ha dato degli aiuti?
Non abbiamo ricevuto nessun tipo di aiuto che, comunque non abbiamo chiesto, perché vogliamo “camminare con le nostre gambe”: l’Associazione e gli agricoltori in sinergia.
- La Coldiretti è insieme a voi?
Assolutamente no! Stiamo cercando di valorizzare l’agricoltura della nostra regione, senza però soffocarla.
- Dopo di questo evento, sono previsti altri eventi?
Certamente!
Subito dopo questo, ce ne saranno altri tre: uno sarà al Nord Italia e due all’Estero.
Per tutti e tre gli eventi, noi metteremo a disposizione dei gazebo, molto particolari: delle casette in legno, costruite in Calabria.
Ma non ci faremo carico, solo dei gazebo, perché metteremo a disposizione tutte le nostre competenze.
Agevoleremo tutti i partecipanti, perché sarà una grossa opportunità per i nostri agricoltori che, si potranno confrontare con i mercati esteri.
- Secondo lei l’agricoltura può essere volano di sviluppo per la nostra terra?
Io circa sei anni fa, avevo già iniziato a dare il mio contributo all’agricoltura con i mercati russi.
Sono fermamente convinto che la nostra terra può risorgere solo attraverso l’agricoltura e il turismo che, sono le nostre ricchezze.
Questo è stato anche il mio slogan, quando mi sono candidato, anni fa, alle elezioni regionali.
Io ho sempre creduto nell’ agricoltura perché è l’unica risorsa per la nostra terra che, per rinascere non ha bisogno di “mostri d’acciaio”.
E’ importante che i nostri giovani ritornino alla terra, come hanno fatto molti giovani nelle altre regioni.
La nostra associazione organizza anche corsi di formazione e da assistenza agli agricoltori, attraverso uno staff tecnico molto qualificato.
- Ma è vero che lei tanti anni fa ha lanciato la proposta di fare l’Ente Fiera proprio a Gioia Tauro?
Si! La mia proposta prevede ben quattro edizioni: agricoltura, artigianato, allevamento e turismo.
Mi sto già attivando per attuarla.
- Come mai ha scelto Gioia Tauro , invece dei Centri e dei Parchi Commerciali che in questo periodo sono le location più richieste? C’è un motivo particolare?
Ho scelto Gioia Tauro in primis perché abbiamo delle bellissime location, come per esempio “Le Cisterne”, che i abbiamo affittato per tutto il periodo della Fiera e, poi perché vogliamo dare un forte imput alla città che in questo periodo sta attraversando un momento difficile.
A breve comunicheremo il programma inerente le giornate in cui si svolgerà la Fiera.
Vi anticipo che sono previsti anche momenti di spettacolo di elevato spessore.
Caterina Sorbara