Gioia Tauro, gli allievi dell’Istituto Comprensivo 1 “Francesco Pentimalli” incontreranno il Papa
Una nutrita rappresentanza di allieve e allievi, dell’Istituto Comprensivo 1 “Francesco Pentimalli” di Gioia Tauro, parteciperà – unitamente a oltre seimila bambini provenienti da ben cinquantasei nazioni, dunque da ogni contesto geografico e culturale del mondo – all’incontro significativamente denominato: “I bambini incontrano il Papa”, che si svolgerà in Vaticano lunedì 6 novembre presso la Sala Nervi. Lo straordinario evento é non a caso sostenuto dal Dicastero per la Cultura e l’educazione, che ha tra le sue direttive programmatiche il pieno e integrale sviluppo dei principi che stanno a fondamento della formazione pedagogica. L’organizzazione dell’incontro giunge in un momento alquanto delicato, tenendo conto dei molteplici scenari di guerra che imperversano in diverse parti del mondo, non ultimo per drammatica importanza il conflitto Israelo/palestinese. Evidentemente anche per tale ragione l’avvenimento assume ulteriore rilevanza, dal momento che l’intento si lascia cogliere – tra l’altro – nel desiderio di condividere e rafforzare la fraternità, fondandola sulle ragioni della speranza. Eloquenti le considerazioni formulate dal Prof. Domenico Pirrotta – Dirigente Scolastico della suindicata Istituzione Scolastica “Pentimalli” – il quale, oltre a ricordare che gli studenti ancora una volta si distingueranno, consegnando al Pontefice Francesco una delicata a artistica ceramica a opera del maestro Giuseppe Ferraro di Seminara, ha affermato: “L’esperienza alla quale i nostri allievi avranno modo di partecipare – incontrando, in udienza, la straordinaria figura del Santo Padre – rappresenta un’occasione di grande crescita morale e culturale intorno ai grandi e riflessivi temi del nostro tempo, proposti attraverso approcci dialogici volti a costruire e a rafforzare la logica della solidarietà e della condivisione. Fondamentale importanza assumerà anche il globalizzante impatto di natura socio – relazionale, che favorirà nei ragazzi la possibilità di ricevere sollecitazioni educative improntate al dialogo interculturale e – dunque – al conviviale rispetto della diversità”.