FENOMENI DI FIORITURA ALGALE NELLE ACQUE DI PALMI, GIOIA TAURO E SAN FERDINANDO

Con il protrarsi della stagione estiva e il conseguente aumento della presenza di bagnanti nei litorali dei Comuni costieri del Compartimento di competenza, la Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Gioia Tauro, ha intensificato la propria attività finalizzata alla tutela ambientale e alla verifica di eventuali fenomeni inquinanti ai danni dell’ambiente marino.

Anche in seguito alle numerose segnalazioni pervenute, relative ad eventi di colorazione anomala delle acque di diverse zone del litorale ricompreso tra i Comuni di San Ferdinando e Palmi, si è provveduto ad effettuare in mare una serie di campionamenti atti a verificare la natura e le cause del fenomeno. In particolare, campionamenti mirati sono stati effettuati nelle acque antistanti ai Comuni di San Ferdinando (in data 21 giugno), di Gioia Tauro (in data 14 giugno, 3 e 14 luglio) e di Palmi (in data 17,25, 26, 28 e 30 giugno, 14 luglio).

Dai risultati delle analisi effettuate dall’Arpa.Cal di Reggio Calabria su detti prelievi è emersa la presenza di fioritura algale di varie specie e, in particolare, di cellule fitoplanctoniche appartenenti all’ordine delle Gymnodiales, nonché di aggregati mucillaginosi, Dinoficee, e granuli pollinici, responsabili delle alterazioni visive e – a volte – olfattive delle acque marine. Le analisi microbiologiche effettuate nella stessa occasione hanno escluso, invece, la contaminazione dell’acqua di mare analizzata da parte di attività di origine antropica, confermandone la conformità ai relativi parametri fissati dalle vigenti normative di settore.

Deve infatti precisarsi, in proposito, che negli ultimi anni sono sempre più frequenti, lungo le coste mediterranee, episodi stagionali di proliferazione algale che determinano temporanee colorazioni delle acque. Le cause scatenanti risultano essere, nella maggior parte dei casi, le elevate temperature, il ridotto ricircolo delle acque e il notevole apporto di nutrienti, soprattutto fosforo e azoto, che arrivano a mare sia tramite i fiumi che tramite le piogge, che causano il dilavamento dei terreni adibiti ad uso agricolo o zootecnico.

I campionamenti effettuati e le successive analisi di laboratorio permettono, comunque, di rassicurare l’utenza del mare, essendo stata accertata la non pericolosità per la salute dei bagnanti dei fenomeni algali analizzati.

Ciò nonostante prosegue – e proseguirà per l’intera stagione balneare in corso – l’intensificarsi dell’attività di verifica e di monitoraggio dell’ambiente marino da parte della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Gioia Tauro, al fine di accertare e reprimere eventuali situazioni di inquinamento sul territorio di giurisdizione.

Gioia Tauro, 02 agosto 2019