È crisi al Porto: LICENZIAMO MCT !!!
“Se non ha il coraggio di dimettersi (cedendo le quote azionarie), licenziamo MCT” questa è la sintesi del Coordinamento Portuali dopo un’analisi approfondita sulla situazione di crisi in cui versa il Porto gioiese a valle delle riunioni svoltosi in Prefettura a Reggio Calabria il 12 e 13 febbraio – dichiara Antonio Pronestì del SUL Nazionale – “ la misura è colma, MCT non può pensare di continuare a ricattare il territorio, il Governo e i lavoratori minacciando nuovi licenziamenti. È ormai accertato che TIL (gruppo MSC), socio in MCT, è pronto ad investire su Gioia Tauro e trova ostacolo da parte dell’altro socio Contship. Una amara realtà – continua Pronestì – che non può essere tollerata, visto i grandi sacrifici dei lavoratori che, dopo aver reso grande nel transhipment il porto gioiese con la loro professionalità sono l’oggetto di ricatto di una gestione disastrosa dello scalo forse a vantaggio degli investimenti che il Gruppo ha deciso di fare in altri porti.” Ci risulta che i lavoratori, stanchi di essere “l’agnello sacrificale” di beghe societarie abbiano bloccato le attività portuali in modo spontaneo, “a questi lavoratori và tutta la nostra solidarietà – aggiunge Giovanni Marullo – della segreteria nazionale del SUL anche se riteniamo che forse questa decisione era auspicata da MCT.” Tutti gli sforzi fatti dal Prefetto di Reggio Calabria, che ha mostrato grande sensibilità al problema e gli sforzi fatti dal Governo, dall’Autorità Portuale e dalla Regione Calabria rischiano di essere vanificati dalla scelta imprenditoriale di Contship di non investire a Gioia Tauro e se tale atteggiamento sarà confermato al MIT nella riunione già programmata per il 19 febbraio p.v. pensiamo che vengano meno gli obblighi previsti dalla concessione cinquantennale in capo al concessionario MCT. In questo caso diventa improrogabile assumere le giuste decisioni – continua Pronestì – per il bene dei lavoratori e del territorio calabrese bisogna incentivare chi vede in Gioia Tauro un’opportunità di sviluppo. Per questo progetto siamo pronti a lottare non escludendo l’ipotesi di licenziare MCT.“
L’Ufficio Stampa