Usura, estorsione e lesioni: Concessi gli arresti domiciliari a Carmelo e Pietro Condrò
Concessi gli arresti domiciliari a Carmelo Condrò e Pietro Condrò, i due commercianti di Taurianova accusati di usura, estorsione e lesioni personali nei confronti di un loro collega di lavoro.
In particolare, secondo la Procura della Repubblica di Palmi, fin dal 2006, la presunta parte offesa essendosi trovata in una difficile situazione economica, si sarebbe rivolta ai due per ottenere più prestiti di denaro, complessivamente ricostruiti in 14.000 euro. A fronte di tali elargizioni i due usurai avrebbero preteso, secondo le dichiarazioni del denunciante, tassi di interesse del 20% mensile, che sarebbero aumentati, in caso di dilazione del pagamento, arrivando anche ad oltre il 400% su base annua.
I due Condrò, padre e figlio, avrebbero attuato, secondo gli inquirenti, ripetute e perduranti aggressioni, minacce, anche di morte, violenze, sia verbali che fisiche, appostamenti, al fine di costringere l’uomo a restituire il denaro con tutti gli interessi. Tra le altre, in un’occasione, aggredendo la vittima, gli avrebbero impedito di allontanarsi con la propria autovettura che danneggiavano con violenti calci, in altra avrebbero raggiunto il commerciante all’interno della sua abitazione, colpendolo ripetutamente. Le minacce di morte sarebbero riferite anche ai suoi familiari, per incutere nell’uomo un costante stato di ansia e paura, aggravando anche le sue difficoltà economiche.
I due indagati, che si sono sempre protestati innocenti, sono assistiti: Condrò Carmelo, dall’avvocato Antonino Napoli e Condrò Pietro dagli avvocati Antonino Napoli e Mariangela Borgese.
La difesa ha evidenziato l’incoerenza e le divergenze delle dichiarazioni della persona offesa e che non vi sono prove documentali che riscontrano i pagamenti che si assumono corrisposti ai Condrò mentre, al contrario, dall’accertamento delle documentazioni dei movimenti sul conto corrente della persona offesa emerge il versamento di notevoli somme in contanti.
Il Gip presso il Tribunale di Palmi, ritendo attenuate le esigenze cautelari, accogliendo le istanze dei difensori ha concesso ad entrambi i Condrò gli arresti domiciliari.
Nelle more, i due imputati hanno optato per il giudizio abbreviato condizionato accolto dal Giudice dell’Udienza Preliminare dott. Alberto Romeo che, accogliendo l’eccezione dell’avvocato Antonino Napoli, ha dichiarato preliminarmente inutilizzabile la registrazione del colloquio tra i Condrò e la presunta parte offesa effettuata all’interno dell’abitazione della madre di quest’ultimo attraverso un registratore fornito dai Carabinieri e da loro sistemato nella tasca del giubbotto.