Taurianova, trovati due chili di droga e numerose cartucce
Nel corso di mirati servizi di prevenzione e controllo del territorio disposti dal Questore di Reggio Calabria, dr. Guido Longo e svolti nelle aree rurali del Comune di Taurianova – luoghi non di rado teatro di illecite attività venatorie – gli Agenti del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza rinvenivano e sequestravano oltre due chilogrammi e mezzo di sostanza stupefacente tipo “cannabis”, diverse centinaia di cartucce per fucile da caccia caricate a piombo spezzato e pallettoni, cartucce per pistola, della polvere da sparo ed altro materiale che si trova al vaglio degli inquirenti.
Nel corso di una intensa battuta iniziata alle prime luci dell’alba e proseguita incessantemente per ore, gli Agenti ispezionavano degli agrumeti siti nelle vicinanze della Frazione di San Martino di Taurianova quando la loro attenzione veniva colpita da alcuni viottoli ed angusti passaggi che si aprivano nell’intricata vegetazione composta prevalentemente da rovi e piante di tipo rampicante che avevano completamente ricoperto gli alberi di arancio, tanto che l’agrumeto appariva abbandonato ed incolto, sicuramente da diversi anni.
Una volta addentratisi nella fitta vegetazione, quasi al centro del fondo agricolo, gli Agenti notavano una vasta area disalberata la quale presentava segni evidenti di una pregressa illecita attività di coltivazione di piante di cannabis indica; continuando a perlustrare il fondo, i poliziotti rinvenivano un contenitore in plastica, dal quale fuoriusciva un inconfondibile odore di marijuana.
All’interno del bidone venivano rinvenuti quattro diversi involucri contenenti della sostanza vegetale in ottimo stato di essiccazione e di conservazione che le successive analisi compiute dalla Polizia Scientifica accertavano essere canapa indiana per un peso complessivo superiore ai due chili e mezzo.
Al rinvenimento della marijuana, grazie all’incessante attività di ricerca posta in essere dagli Agenti, seguiva il ritrovamento di un ulteriore bidone, simile al primo, all’interno del quale erano state occultate diverse centinaia di cartucce sia per fucile che per pistola oltre all’occorrente per la fabbricazione di munizionamento da caccia (polvere da sparo, borre, inneschi).
Tutto il materiale rinvenuto veniva sottoposto a sequestro per essere messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che coordina le indagini volte alla individuazione dell’autore della condotta criminosa.