San Ferdinando, tenta il suicidio gettandosi in mare. Salvato dalla Guardia Costiera
Alle ore 08:40 di stamattina giungeva presso la Sala Operativa Unificata di questa Capitaneria di Porto una segnalazione telefonica da parte di un soggetto il quale riferiva che il proprio nipote di sesso maschile, che indossava una tuta di colore blu, di anni 32, alle ore 05:00 circa della mattinata si era allontanato dalla propria abitazione, sita nel comune di Melicucco (RC), lasciando un bigliettino di saluto ai propri familiari ed indicando il luogo ove ritrovare la propria autovettura.
Questi ultimi, avuto riguardo alla difficile situazione psicologica del giovane e temendo il peggio allertavano immediatamente i soccorsi tramite il numero d’emergenza in mare 1530.
Ricevuta la notizia, questa Capitaneria di Porto procedeva immediatamente ad inviare nella zona di mare antistante il luogo ove veniva ritrovata l’autovettura, nei pressi della spiaggia di San Ferdinando (RC), una pattuglia terrestre del Nucleo Operativo Difesa Mare, nonché la dipendente motovedetta CP 827 congiuntamente al battello di salvataggio GC B75.
Inoltre, questa Autorità Marittima, nella qualità di coordinatrice locale dei soccorsi in mare, secondo quanto previsto dal Piano Nazionale per il soccorso marittimo, richiedeva l’intervento di un elicottero del V° Reparto volo della Polizia di Stato di Reggio Calabria, nonché, l’intervento del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria.
Le ricerche della motovedetta CP 827 sono state condotte inizialmente presso la zona di mare antistante il Comune di Ioppolo, in quanto in mattinata era stata verificata una corrente marina direzione nord, mentre il dipendente GC B75 perlustrava dettagliatamente i bassi fondali del litorale di San Ferdinando (RC).
Nel frattempo il peschereccio denominato “Pacifica”, intento in operazioni di pesca a circa due miglia al traverso del Comune di Ioppolo (RC), individuava il corpo in acqua di una persona ed immediatamente riferiva l’informazione alla sala operativa di questa Capitaneria di Porto che prontamente inviava la motovedetta CP 827 sul punto.
La motovedetta, già nelle vicinanze, giungeva immediatamente in loco e avvistava un uomo vivo in mare, in galleggiamento e procedeva al recupero dello stesso che risultava cosciente ma in avanzato stato di ipotermia, pur mantenendo la mobilità degli arti. L’individuo dichiarava di aver lasciato la propria auto in località San Ferdinando alle ore 04:00 del mattino e di essere entrato in acqua con l’intento di allontanarsi verso il largo.
Si prestava l’assistenza di primo soccorso al soggetto con coperta isotermica e viveri energetici, dirigendo velocemente presso la darsena Marinai d’Italia del porto di Gioia Tauro, ove erano già presenti i sanitari del Presidio Medico Portuale precedentemente allertati, tramite il 118, dalla sala operativa unificata di questo Comando.
Ad attendere in banchina il soggetto “P.G.” c’erano anche i familiari visibilmente provati dall’accaduto ma felici per aver ritrovato il proprio parente in vita.
Si evidenzia che per qualsiasi emergenza in mare, tramite il numero 1530, viene assicurato il servizio Search and Rescue (Ricerca e Soccorso) continuamente 24 ore su 24 dalla Guardia Costiera.
Gioia Tauro 03.11.2015