Rosarno, Nino Pesce arrestato dai carabinieri per aggressione
Nella giornata di domenica 26 ottobre 2014, a Rosarno (RC), un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Gioia Tauro, coadiuvato dai militari della locale Tenenza dei Carabinieri e della Stazione Carabinieri di Gioia Tauro, hanno intercettato e tratto in arresto PESCE Antonino, di anni 32, pregiudicato, elemento intraneo alla locale famiglia di ‘ndrangheta, il quale dovrà rispondere di lesioni personali aggravate, minacce gravi, violazione di domicilio aggravata e, non ultimo, porto e detenzione illecito di arma da fuoco. Il predetto, danneggiando il lucchetto di ingresso, si è introdotto in un’abitazione sita nella popolare via Nuova Castiglia di Gioia Tauro, ove si è scagliato contro la donna lì residente e le ha percosso il corpo ed il capo, prima col calcio di una pistola e, successivamente, con un mattone, lasciandola esanime al suolo e dandosi poi a precipitosa fuga. La vittima, a seguito dell’arrivo dei militari, che sono stati allertati da alcuni vicini, è stata trasportata, in evidente stato confusionale, presso l’Ospedale di Polistena (RC) da personale medico del 118 intervenuto sul posto, e ricoverata per trauma cranico, contusioni multiple e ferita lacero-contusa al capo. I Carabinieri hanno bloccato poco dopo il Pesce Antonio, in contrada Testa dell’Acqua di Rosarno (RC), a bordo di una Fiat Panda, intestata alla moglie. L’arrestato è stato quindi tradotto presso la Casa Circondariale di Palmi (RC), a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Palmi, che ha in carico l’indagine. Sul movente alla base del gesto criminoso tra il PESCE Antonino e la 49enne donna aggredita vige il più stretto riserbo investigativo poiché gli inquirenti stanno espletando ulteriori indagini ed accertamenti. L’odierna operazione dei Carabinieri dimostra come l’ennesimo caso di violenza sulle donne sia stato prontamente smascherato dagli uomini dell’Arma, i quali, ancora una volta, hanno agito con tempestività e professionalità, assicurando il malvivente alla Giustizia.