Rizziconi, sequestrati beni per 1 milione di euro alla cosca Crea
Beni per un milione di euro sono stati sequestrati dalla squadra mobile di Reggio Calabria, con il coordinamento della Dda, a esponenti di spicco della cosca Crea di Rizziconi coinvolti nell’operazione “Deus” del giungo scorso. Nell’occasione furono arrestati anche un ex assessore e due ex consiglieri comunali. Le indagini avevano accertato l’ingerenza della cosca nella vita economica, sociale e politica. Sequestrati 5 terreni, un’azienda agricola, conti correnti e titoli Agea.
L’attività di spoliazione ha interessato numerosi beni ed in particolare:
1) Un appezzamento di terreno, riconducibile a BURZI’ Clementina, cl’51;
2) Azienda agricola PERRI Domenico, cl’47
3) Titoli A.G.E.A. di imminente riscossione emessi a favore di:
- CREA Marinella, cl’76, per l’importo di € 7.385,42,
- BURZI’ Clementina, cl’51, per l’importo di € 46.823,48
- CREA Giuseppe, cl’78 per l’importo di € 19.790,73;
4) Titoli A.G.E.A. di imminente riscossione richiesti da TORNESE Vincenzo, cl’62, importo € 38.432,18;
5) Titoli A.G.E.A. di imminente riscossione richiesti da PERRI Domenico, cl’47, importo € 7.301,02;
6) Quattro (4) terreni nella disponibilità di TORNESE Vincenzo, cl’62, siti in Rizziconi inserito nel fascicolo aziendale anno 2014 di TORNESE Vincenzo per l’erogazione dei contributi da parte dell’A.G.E.A.
Il valore del patrimonio sottoposto a sequestro ammonta, complessivamente, a circa 1.000.000,00 di euro
L’operazione odierna si pone in linea di continuità con i sequestri eseguiti lo scorso 4 giugno 2014 nel corso dell’operazione di polizia denominata “Deus” che portò all’arresto di esponenti di spicco della citata cosca tra cui il boss CREA Teodoro cl. ’39 attualmente ristretto in regime di 41bis presso il carcere di Parma unitamente ad altri 15.
Nel corso delle indagini, attraverso una minuziosa disamina presso le banche dati ed attraverso acquisizioni bancarie, è stato possibile far luce sulle truffe aggravate commesse da CREA Giuseppe cl. ’78, il quale, nonostante lo status di latitante dal 2006, attestava di essere imprenditore agricolo, senza ovviamente che a ciò corrispondesse l’effettiva attività di coltivazione della terra, così procurandosi un ingiusto profitto, consistito nell’indebita erogazione da parte dell’A.G.E.A. (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) dei contributi comunitari relativi al P.S.R. (Piano di Sviluppo Rurale) per un totale di 188.884,66.
Analogo reato viene in quell’occasione contestato al padre CREA Teodoro, cl. ’39, alla madre BURZI’ Clementina, cl. ’51 ed alla sorella Marinella, cl. ’76, in quanto il primo, tramite il concorso causale e consapevole della moglie e della figlia, attribuiva fittiziamente a loro la titolarità di alcuni terreni e conti correnti, così procurandosi i contributi dell’A.G.E.A. per un totale di 48.408,59.
Il sequestro preventivo eseguito in data 4 giugno 2014, aveva inoltre riguardato la villa della famiglia CREA sita in via Marinella di Rizziconi (Rc), nonché del terreno sito in piazza Vittorio Emanuele II a Rizziconi sul quale insisteva il palazzo Cordopatri e di immobili e terreni vari che, all’esito di opportuni accertamenti, sono risultati nella disponibilità di BURZI’ Clementina, CREA Teodoro, CREA Giuseppe, CREA Marinella, CREA Antonio, TORNESE Vincenzo e PERRI Domenico per un valore complessivo stimato in oltre 5 milioni di euro.
Analogo vincolo del sequestro fu apposto anche ai conti correnti bancari e postali nella disponibilità di vari indagati.
In totale, ad oggi, risultano preventivamente sequestrati ai CREA ed ai loro affiliati, più di 7 milioni di euro di beni mobili, immobili e titoli.