Reggio Calabria, due arresti per furto
Al termine di articolate indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Rione Modena, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di:
- BEVILACQUA Sandro, 32enne reggino, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio,
- SURACE Rocco, 30enne reggino, con precedenti di polizia.
Nello specifico, verso le ore 14.30 del 31 gennaio 2015, una signora in compagnia della propria figlia, nel mentre si accingeva ad entrare nell’ autovettura parcheggiata in questa Via Sbarre Centrali, appoggiava la propria borsa marca Pollini sul sedile anteriore lato passeggero. Proprio in tale frangente, l’ignoto malfattore, apriva lo sportello del medesimo lato, asportando la predetta borsa, dandosi successivamente alla fuga. Successivamente, la vittima si portava presso la Stazione di Rione Modena denunciando l’accaduto, specificando che, al momento dei fatti, la borsa conteneva, oltre a varia documentazione personale, anche 50 euro in contanti ed un telefono cellulare marca LG.
I militari avviavano immediatamente le indagini, durate qualche mese, nel corso delle quali riuscivano ad acquisire valide risultanze investigative in merito alla responsabilità del Bevilacqua in ordine al furto aggravato dalla destrezza, nonché del Surace, il quale riceveva ed utilizzava il cellulare oggetto di furto, in ordine al reato di ricettazione.
Il Bevilacqua veniva rintracciato presso un’abitazione di Lamezia Terme, ove era sottoposto alla detenzione domiciliare per altra causa, venendo, al termine delle formalità di rito, tradotto presso la Casa Circondariale di Catanzaro; il Surace veniva invece sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione di questo Centro, entrambi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nel frattempo, prosegue l’attività di indagine da parte dei Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria tesa ad accertare se i due si siano resi responsabili di reati dello stesso genere, anche con l’aiuto delle vittime, le quali potranno recarsi presso la Stazione Carabinieri, ove hanno sporto denuncia, per fornire elementi utili al supporto/prosieguo delle indagini.