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Processo “Terramara Closed”: La Cassazione ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a carico Domenico Scoleri e Rosario Scoleri accusati di far parte della cosca Zagari-Fazzalari

La prima sezione della Corte di Cassazione ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di Domenico Scoleri e Rosario Scoleri accusati nell’ambito del processo “Terramara Closed” di far parte della cosca Zagari-Fazzalari.

Nei confronti dei due Scoleri il GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, Dottor Domenico Santoro, aveva rigettato la richiesta di custodia cautelare in carcere avanzata dal P.M. della Distrettuale Antimafia, dottoressa Giulia Pantano, che ha prontamente impugnato il provvedimento al Tribunale della Libertà di Reggio Calabria che ha accolto il ricorso del P.M. accogliendo la richiesta del Pubbico Ministero e disponendo carcere per i due Scoleri.

Il provvedimento non è stato eseguito in quanto la difesa degli Scoleri, avvocato Antonino Napoli, aveva tempestivamente proposto ricorso in Cassazione e, pertanto, la carcerazione era sospesa per legge fino all’esito del giudizio di legittimità.

Sul presupposto che i due Scoleri fossero presenti ad un cerimoniale di affiliazione e che fossero i titolari dell’immobile ove tale cerimoni si è tenuta, il Tribunale della Libertà aveva osservato che, tenuto conto delle ricostruzioni giurisprudenziali, è evidente come la condotta posta in essere dagli Scoleri (messa a disposizione di un immobile per permettere lo svolgimento dell’affiliazione) sia particolarmente sintomatica della loro partecipazione all’associazione, in quanto concretamente idonea a perseguire i fini avuti di mira dal sodalizio capeggiato da Fazzalari Salvatore cl. ’67, che in quei giorni stava prendendo forma acquisendo risorse umane e predisponendo obiettivi criminali e che appare improbabile che la cosca abbia dato vita ad un cerimoniale di affiliazione senza il tacito consenso dei proprietari.

L’avvocato Antonino Napoli nel ricorso in cassazione aveva evidenziato che l’immobile ove, ad avviso degli inquirenti, si sarebbe tenuta la riunione di ndrangheta non è di proprietà esclusiva degli Scoleri e che i ricorrenti non risultano attivamente inseriti nel tessuto organizzativo della cosca Zagari-Fazzalari né risulta un contributo, sia pur minimo, ma non insignificante, alla vita dell’organizzazione criminosa in vista del perseguimento dei suoi scopi.

La Cassazione, accogliendo le deduzioni dell’avvocato Antonino Napoli, ha annullato l’ordinanza impugnata ed ha rinviato, per un nuovo esame, al Tribunale della Libertà di Reggio Calabria consentendo così agli Scoleri di continuare a rispondere a piede libero nel processo “Terramara Closed” che si sta celebrando davanti il Tribunale di Palmi.