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Processo “Puerto Liberado”, 20 anni ciascuno ai fratelli Brandimarte

Una valanga di condanne per oltre 200 anni di carcere complessivi e’ stata richiesta del Pm Luca Miceli al Gup Barbara Bennato nel processo “Puerto Liberado” in cui sono imputati, come capi di un’associazione finalizzata al traffico della droga, i fratelli Brandimarte, Giuseppe e Alfonso (20 anni ciascuno), considerati dagli inquirenti molto vicini alle cosche della ‘Ndrangheta della Piana di Gioia Tauro.

L’operazione “Puerto Liberado” era scattata all’alba del 24 luglio del 2014, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, di Reggio Calabria ed eseguita dal Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria, Gico e sezione Goa, in collaborazione con il comando provinciale della Guardia di finanza. L’indagine aveva consentito il sequestro, negli ultimi tre anni, di oltre quattro tonnellate di cocaina purissima, che il gruppo tentavano di far passare dal porto di Gioia Tauro e che avrebbe fruttato, una volta immessa sul mercato, un introito di circa 800 milioni di euro. (AGI)