OPERAZIONE PROPAGGINE: Torna in libertà Giovanni SCARCELLA. Accolta la nullità della richiesta di rinvio a giudizio proposta della difesa.
Il Gip presso il Tribunale di Roma ha disposto la scarcerazione di Giovanni SCARCELLA, difeso dagli avvocati Cesare Placanica, del foro di Roma, ed Antonino Napoli, del foro di Palmi, nei confronti del quale era stata applicata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’Operazione Propaggine, il troncone che si sta celebrando davanti al Tribunale di Roma, per il reato di tentata estorsione, commessa in concorso con Antonio CARZO, in quanto il secondo avrebbe a costretto la presunta persona offesa con minacce, a restituire a CARZO la somma di € 25.000,00, consegnata da quest’ultimo nell’aprile 2017 a titolo di caparra per l’acquisto di un bar nella capitale e di cui la presunta persona offesa si era appropriato.
In particolare, nella serata del 4.10.2017 Giovanni SCARCELLA avrebbe accompagnato i cognati della presunta persona offesa all’interno dell’abitazione romana del CARZO il quale, servendosi dei cognati, avrebbe inviato messaggi minacciosi alla presunta persona offesa, prospettando gravissime ritorsioni fisiche nei confronti di quest’ultimo, della moglie e dei figli minori della coppia. Con l’aggravante dell’essere stata commessa la minaccia da persona facente parte di un’associazione mafiosa, di aver agito con metodo mafioso e di aver commesso il fatto al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa unitaria denominata ‘ndrangheta, in particolare dell’articolazione territoriale della stessa operante in Roma.
In occasione dell’udienza preliminare l’avvocato Antonino Napoli ha eccepito la nullità dell’avviso di conclusione indagine e della richiesta di rinvio a giudizio che il GIP, dott.ssa Tamara DE AMICIS, con pare favorevole del Pubblico Ministero dott. Giovanni MUSARO’, ha accolto.
In seguito all’accoglimento dell’eccezione difensiva, Il GIP, dott. Gaspare STURZO, ha disposto la sostituzione della misura in atto nei confronti di SCARCELLA Giovanni, con il divieto di dimora nel Lazio e con la prescrizione dell’obbligo di fare rientro nel domicilio eletto alle ore 20,00 e di non uscirne prima delle ore 07,00 del giorno successivo.